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Cultura e turismo

VIDEO: Il discorso di Re Barlan dal balcone di palazzo Gallarati

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La maschera di Ghemme ha parlato dei problemi del paese, dai vandali al giardino Gianoli alla questione discarica

I bambini di Ghemme potranno tornare a giocare con i pesciolini nella fontana del giardino Gianoli, chiuso per gli atti vandalici? E che dire della discarica, dopo l’inquinamento e la puzza? Quando c’era da guadagnare la volevano tutti, adesso che bisogna coprirla la canzone è sempre la stessa: chi paga è sempre Pantalone.

Parola del Re Barlan, la maschera di Ghemme che domenica pomeriggio ha declamato il suo attesissimo discorso in dialetto affacciato dal balcone di palazzo Gallarati. Ad ascoltare le parole di Massimo Quercioli, l’interprete della maschera, tanti ghemmesi, che dopo essersi fatti due risate hanno consumato la fagiolata preparata dai Rancieri. Il gruppo guidato da Andrea Sebastiani ha acceso i pentoloni in mattinata, recandosi poi all’istituto della Provvidenza per regalare dei biscotti agli ospiti. In piazza per la giornata clou della manifestazione organizzata dal comitato “Chèrnuvée dè Ghèm”, anche parecchi bambini che hanno indossato i costumi messi a disposizione da “Carnevalspettacolo”.

Il Barlan, accompagnato come sempre dalla consorte Pengin (Grazia Russo), non poteva non accennare alla situazione difficile del Comune, sull’orlo del fallimento: «Mi dicono che le finanze non vanno tanto bene. Siete pieni di debiti. Ma già 106 anni fa qui in Comune è arrivato un commissario. Me lo ricordo perché nel discorso del 1911 parlai delle tasse aumentate. Non fate stupidaggini, un commissario adesso picchierebbe giù delle stangate».

Video di Jenni Locatello

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