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Il dolore per Michele, morto a causa del crollo di un balcone
Per lui un fiume di ricordi, tra cui quello del fratello: «Viveva per la sua famiglia ed era un esempio di bontà con pochi eguali».
Il dolore per Michele, morto a causa del crollo di un balcone. Per lui un fiume di ricordi, tra cui quello del fratello: «Viveva per la sua famiglia ed era un esempio di bontà con pochi eguali».
Il dolore per Michele, morto a causa del crollo di un balcone
E’ Michele Sergio, 57 anni, di Venaria Reale, artigiano e titolare della ditta Elettrik Mas, la vittima del terribile crollo verificatosi in via Valdengo a Torino. L’uomo stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione in un appartamento al quarto piano, utilizzando una carrucola per smaltire il materiale di scarto. All’improvviso però la situazione si è fatta drammatica: pare che la ringhiera del balcone abbia ceduto, trascinando giù l’uomo, spentosi poche ore dopo, nonostante l’intervento tempestivo del 118 e la corsa al San Giovanni Bosco.
Come riportano i colleghi di Prima Settimo, carabinieri e Spresal stanno cercando di ricostruire dinamiche e responsabilità del grave accaduto. Michele Sergio, che viveva in frazione Bardassano, lascia la moglie Barbara e il figlio ventenne Francesco.
Vicinanza e ricordi
Grande la vicinanza della comunità venariese, e non solo, alla famiglia. Anche il sindaco Fabio Giulivi la mattina di sabato 25 gennaio in occasione dell’avvio delle iniziative di “Venaria Reale Cittá Europea dello Sport 2025” ha voluto far osservare un minuto di raccoglimento in suo onore.
Questo il suo pensiero condiviso sui social: «A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera città di Venaria Reale, voglio esprimere il dolore e tutta la vicinanza alla famiglia di Michele Sergio, nostro concittadino morto ieri a Torino a soli 57 anni, vittima dell’ennesimo incidente sul lavoro. Oggi piú che mai bisogna impegnarsi affinché la sicurezza sui luoghi di lavoro diventi la priorità massima di tutte le Istituzioni. Un abbraccio alla famiglia ed una preghiera per Michele».
Il ricordo del fratello Antonio
Ai ricordi si è aggiunto quello del fratello della vittima, Antonio: «Ringrazio il sindaco per il pensiero verso mio Fratello, una persona speciale con un cuore infinito e un gran lavoratore. Viveva per la sua famiglia, moglie, figlio, genitori… un esempio di bontà con pochi eguali. Un vero esempio…» «Perdere un fratello, un figlio, è come se un pezzo di noi ci venisse strappato a mani nude e ti rendi conto che più niente sarà come prima».
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