Cronaca
Morta dopo 5 mesi d’agonia: insegnante era stata travolta da un’auto a dicembre
Maestra in pensione, la donna aveva 82 anni.
Morta dopo 5 mesi d’agonia: insegnante era stata travolta da un’auto a dicembre. Maestra in pensione, la donna aveva 82 anni.
Morta dopo 5 mesi d’agonia: insegnante era stata travolta da un’auto a dicembre
Si è spenta all’età di 82 anni a seguito delle conseguenze di un incidente stradale avvenuto circa cinque mesi fa. La comunità di Ciriè, nel Torinese, piange la maestra Alda Caudera, persona molto amata e stimata.
Così la ricorda l’amica ed ex collega Maria Carla Micono: «L’ho incontrata negli anni ’70. In quel periodo ci avevano dislocati in municipio per penuria di aule scolastiche. Per parecchio tempo siamo state colleghe. Quindi, dal 1981, quando sono diventata preside, è stata una delle mie maestre nell’ex scuola di Ricardesco. E’ poi andata in pensione negli anni ’90, dopo aver conosciuto generazioni di ciriacesi. A quei tempi non esisteva il tempo pieno e c’era il docente unico che svolgeva tutte le materie del programma scolastico per quattro ore al giorno. In cinque mesi ho smesso mai di pensare a lei e a quello che era accaduto».
Il tragico incidente
Era il pomeriggio del 5 dicembre 2022 quando Alba, in compagnia del marito Piergiorgio Gugliermetto, compie la quotidiana passeggiata per le vie di Cirié. All’incrocio tra le vie Parco e Piave, i due si fermano a leggere i necrologi nell’area delle affissioni. Ma in una frazione di secondo, una Lancia Ypsilon, guidata da un ciriacese di 54 anni, dopo aver urtato una Seat Leon condotta da una donna, travolge gli anziani coniugi.
L’ex insegnante resta incastrata sotto l’auto mentre il marito, anch’egli colpito dal veicolo, cade a terra. Gugliermetto, dopo un lungo periodo di riabilitazione, si riprende mentre la moglie, purtroppo, viste le gravi ferite, resta ricoverata in ospedale in condizioni serie. Sino al tragico epilogo dei giorni scorsi all’ex Mauriziano di Lanzo.
L’uomo rischia di essere accusato di omicidio stradale
La dinamica dell’accaduto è stata ricostruita dalla polizia locale di Ciriè. Subito dopo l’incidente vi fu un parapiglia con l’automobilista, poi tratto in arresto dagli agenti, che avrebbe dato in escandescenze, guidando in stato di alterazione psicofisica. Ma il Tribunale di Ivrea respinse la richiesta degli arresti domiciliari con l’uomo subito rimesso in libertà. Adesso si attende la decisione della Procura di Ivrea, l’automobilista rischia l’accusa di omicidio stradale.
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