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Un morto e quattro feriti: la tragedia sul Monte Bianco
Si cercano ancora i due dispersi, ritrovata una piccozza ma si trattava di una falsa pista.
Un morto e quattro feriti: la tragedia sul Monte Bianco. Si cercano ancora i due dispersi, ritrovata una piccozza ma si trattava di una falsa pista.
Un morto e quattro feriti: la tragedia sul Monte Bianco.
Un morto e quattro feriti: il bilancio provvisorio del disastro avvenuto qualche giorno fa sul versante francese del Monte Bianco è tragico. Gli alpinisti si trovavano, così come diverse altre cordate, ad un’altitudine di circa 4.100 metri, quando si è improvvisamente staccato un seracco.
Il distacco ha quindi in pochi istanti travolto almeno una quindicina di persone che stavano percorrendo la via normale alla vetta denominata Mont Blanc du Tacul.
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La vittima e i feriti
La vittima è il catalano 57enne David Blot, membro del Club alpino francese di Perpignan. Tra i quattro feriti, due erano suoi amici e conterranei, un uomo e una donna sui 40 anni, mentre gli altri sono un padre e figlio spagnoli. Uno di essi sarebbe ora in gravi condizioni di salute.
Insieme a loro, altre quindici persone sono state investite dal crollo, riportando danni minori. Tra questi, continuano però a risultare dispersi due alpinisti tedeschi, rispettivamente di 30 e 39 anni, di cui non si hanno più notizie dal momento del distacco.
La piccozza sul crepaccio
I soccorritori, non appena giunti sul luogo, hanno ipotizzato che i due malcapitati di cui si sono perse le tracce siano stati trascinati nel crepaccio dalla valanga che li ha investiti. La conferma si è avuta successivamente, quando, sul bordo dello stesso, è stata rinvenuta una piccozza. Si ipotizzava che appartenesse a uno dei due, ma era una falsa pista. Come riporta Aosta Sera, in realtà è emerso che l’attrezzo era stato perso da una guida italiana, lungo l’itinerario, poco prima del distacco.
Tuttavia, a causa della quantità di neve caduta all’interno del crepaccio, le autorità francesi ritengono ancora troppo rischioso addentrarsi per proseguire le ricerche calando all’interno dei tecnici. I due dispersi, così come tanti altri alpinisti, avevano sostato per la notte al rifugio “des Cosmiques”, situato sulla via normale francese alla vetta del Monte Bianco.
La testimonianza della guida
Nella zona, si trovava anche la guida e direttore del Soccorso alpino valdostano Paolo Comune, impegnato nell’ascensione al Bianco con due finanzieri liberi dal servizio. Anche lui per poco non rischiava di rimanere investito.
Non appena si è accorto di cosa stava succedendo, ha dato l’allarme, descrivendo l’accaduto e offrendo disponibilità a riscendere per aiutare. I servizi di soccorso lo avrebbero però invitato a proseguire nell’ascensione, per lasciare che fossero loro a procedere all’operazione di ricognizione e soccorso.
I soccorsi
È quindi stata successivamente lanciata un’imponente operazione di soccorso, con almeno 30 soccorritori in azione, tra gendarmi, elicotteri, nuclei cinofili e vigili del fuoco del gruppo montagna.
I feriti sono stati immediatamente evacuati e trasportati verso gli ospedali di Sallanches e Annecy. Continuano le ricerche sul sito del distacco per trovare i due alpinisti tedeschi dispersi. Si cercano anche eventuali altre vittime. La via di ascensione è stata quindi chiusa dalle autorità per evitare ulteriori disastri.
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