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Vinta dal male a 40 anni, sui social il diario della sua lotta

«Sono reduce di una notte un po’ difficile, ho avuto tanta tosse e una leggera crisi respiratoria».

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Vinta dal male a 40 anni, sui social il diario della sua lotta. «Sono reduce di una notte un po’ difficile, ho avuto tanta tosse e una leggera crisi respiratoria».

Vinta dal male a 40 anni, sui social il diario della sua lotta

Aveva affidato al suo profilo Facebook il “diario” della sua malattia. Una malattia che alla fine se l’è presa a soli 40 anni. Un lutto che ha colpito Chivasso, la cittadina di cui Patrizia Casati era originaria, e dove riposerà per sempre, come riportano i colleghi di Prima Chivasso.

«Tanti mi dicono di non pubblicare nulla  – scriveva il 26 settembre – di essere scaramantica e di aver paura degli occhi e della lingua della gente. Ma io sono Cristiana, e chi ha fede non può credere in queste cose. Sono reduce di una notte un po’ difficile, ho avuto tanta tosse e una leggera crisi respiratoria. Mi sono spaventata, ma al tempo stesso ho cercato di parlare a me stessa e calmarmi.

Continuo a ripetere che questa sofferenza mi renderà migliore e per esempio mi sono già prefissata di tornare a fare volontariato come facevo anni fa. Ho anche altri progetti, ma per ora aspettiamo di uscire da questo tunnel. Vi voglio bene e vi invito come sempre a non lamentarvi davvero di nulla che non sia risolvibile. La vita è proprio bella amici miei, e le cose semplici e la salute sono le meraviglie che ci vengono concesse. La vostra Patty».

Una lotta quotidiana

Un diario virtuale con cui ha raccontato, con estrema lucidità, l’evolversi della malattia, quel “mostriciattolo” contro cui ha lottato fino all’ultimo con ogni sua forza.

E ha lottato davvero Patty, per se stessa, per i suoi figli, per gli amici che non l’hanno mai lasciata sola, portandole conforto e speranza anche negli ultimi giorni a Candiolo.

Se ne è andata a 40 anni ed è stata sepolta a Chivasso, dove tutti la conoscevano e tutti la ricordano con affetto.

I ricordi delle amiche

E i social sono stati veicolo anche di tanti affettuosi ricordi. «Hai lottato fino all’ultimo con tutte le tue forze – scrive per esempio Ylenia – ma purtroppo la malattia ha vinto un altra volta, portandosi via una ragazza straordinaria che non aveva paura di nulla. Avevi ancora tanto da dare ai tuoi figli, avevano ancora bisogno di te… Riposa in pace dolce guerriera, sarai per sempre nei nostri cuori».

«Voglio ricordati così bella e sorridente come non ma – aggiunge Chiara – mi ricordo ancora quel giorno quando stavi bene e mi raccontavi quanto è bella la vita e quanto va vissuta. Perché basta un attimo che tutto vola via. Sei stata una donna forte nella vita e i tuoi figli saranno sempre orgogliosi di te. Ti voglio bene amica mia mi mancherai tanto».

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