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Addio a Tiziano Favero: fu architetto, uomo di cultura e mente eclettica

Dopo molti anni vissuti a Gattinara si era traferito a Roccapietra.

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Addio a Tiziano Favero: fu architetto, uomo di cultura e mente eclettica. Dopo molti anni vissuti a Gattinara si era traferito a Roccapietra.

Addio a Tiziano Favero: fu architetto, uomo di cultura e mente eclettica

E’ stato architetto, uomo di cultura, persona appassionata del proprio territorio. Si celebra a Quarona nel pomeriggio di oggi, martedì 7 gennaio, il funerale di Tiziano Favero, morto a 82 anni. Originario di Gattinara e conosciuto soprattutto in bassa Valsesia, da qualche tempo si era trasferito a Roccapietra. L’uomo ha lasciato i figli Alberto con Incoronata e Alessandra con Andrea. Lo piangono anche le sorelle Wally e Silvana, il nipote Paolo con Daniela e altri parenti. La cerimonia si tiene alle 14.30 nella chiesa parrocchiale quaronese.

Come accennato, era una persona molto conosciuta, soprattutto in bassa Valsesia. Di recente è stato protagonista dell’installazione davanti al duomo di Vercelli del primo orologio solare azimutale analemmatico, ossia a quadrante orizzontale e con gnomone mobile, in questo caso costituito dalla persona che l’osserva. Si tratta di un orologio che indica, oltre a svariate informazioni astronomiche, anche i tempi dell’anno liturgico cattolico romano, ossia le festività, i paramenti sacri e altre peculiarità che caratterizzano lo scorrere del tempo cadenzato dai dettami della dottrina religiosa. Il dispositivo è composto unendo elementi che lo rendono unico. L’installazione è stata inaugurata nell’agosto del 2023, e benedetta in occasione delle celebrazioni per Sant’Eusebio alla presenza dell’arcivescovo di Vercelli, monsignor Marco Arnolfo.
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Il progetto su Gattinara

Tiziano Favero aveva in progetto un’installazione analoga anche a Gattinara, davanti al municipio. Di questo progetto ne aveva parlato un anno fa a Notizia Oggi: «Abbiamo scelto di collocarlo davanti al palazzo comunale piuttosto che alla chiesa parrocchiale di San Pietro, per diverse ragioni – aveva spiegato -. Anzitutto per l’illuminazione: trovandosi nel centro storico, non avrebbe avuto una irradiazione costante dal sole, indispensabile per una corretta lettura in ogni momento dell’anno».

Al di là di queste realizzazioni, gli interessi di Favero erano tantissimi. Per esempio, nel 2019 aveva presentato a Gattinara il suo libro “Il tempio svevo Federico II Hohenstaufen”, studio che presenta una sintesi storico-architettonica di Castel del Monte un geniale esempio di architettura medievale in Puglia.

Nel 2010 aveva regalato a Gianluca Buonanno, all’epoca sindaco di Varallo, Alle spalle di Sgarbi e Buonanno campeggiava un grande quadro che ritraeva insieme lo stesso Buonanno con Vittorio Sgarbi: il quadro riproduceva una foto scattata durante l’Alpàa, quando Sgarbi era venuto a Varallo per la presentazione del film della sorella e la serata con Lucio Dalla. Ma questi sono solo esempi di come un uomo eclettico e appassionato riusciva a spaziare nei vari campi dell’arte e della cultura.

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