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Romagnano ha detto addio a Paola, parrucchiera morta a soli 58 anni

Ha dovuto arrendersi alla malattia: era stata anche priora delle Consorelle dell’Addolorata.

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Romagnano ha detto addio a Paola, parrucchiera morta a soli 58 anni. Ha dovuto arrendersi alla malattia: era stata priora delle Consorelle dell’Addolorata.

Romagnano ha detto addio a Paola, parrucchiera morta a soli 58 anni

Tanti amici hanno voluto esserci lunedì pomeriggio a Romagnano per dare un ultimo saluto a Paola Patella, morta a soli 58 anni. Un lutto che ha colpito tutta la bassa Valsesia: la donna ha dovuto arrendersi a una malattia che tormentava da diversi anni. Aveva sempre affrontato la situazione con forza e determinazione, senza che le cure e le sofferenze le impedissero di vivere una vita piena e gratificante per sé e la sua famiglia, che amava intensamente, come intensamente affrontava qualunque impegno.

La famiglia di Paola Patella è molto conosciuta. Paola infatti di professione era parrucchiera: aveva rilevato il negozio del padre Ottavio in via Novara, nei pressi della casa di riposo Trinchieri. Il marito Felice Tota e i figli Andrea e Cesare, a loro volta, sono molto assidui nella vita sociale del paese. Il marito lavora per un’azienda molto conosciuta ed i figli hanno avuto ruoli anche di rilievo all’interno delle Sacre Rappresentazioni del Venerdì Santo.

Ex prioria dell’Addolorata

Paola apparteneva alle Consorelle dell’Addolorata, delle quali era stata anche priora. «Purtroppo ci ha lasciati troppo prematuramente la nostra cara Consorella, nonché Priora uscente, Paola – scrivono infatti in suo ricordo -. Ci uniamo al dolore della famiglia e preghiamo per la sua anima, certi che la Santa Vergine l’ha già accolta tra le sue braccia».

Il cordoglio del sindaco

«Questa famiglia è stata provata più volte dal dolore della perdita di una persona cara – ricorda il sindaco Alessandro Carini, che ha un legame stretto con la Consorella e i suoi congiunti -. Paola aveva già perso improvvisamente il fratello Riccardo anni fa, ancora giovanissimo, mentre il suocero ha trovato la morte in un incidente casalingo. Lei stessa è stata colpita dalla malattia alcuni anni fa, ma l’ha sempre affrontata in modo combattivo, con molta grinta; anche durante le cure non aveva lasciato il lavoro, che era la sua ragione di vita, così come la famiglia».

L’aggravarsi della malattia

A settembre la donna ha accusato nuovi problemi di salute ed è stata ricoverata all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli. «All’inizio dell’anno scolastico ha telefonato a me e mia moglie per farci gli auguri per il nostro lavoro – ricorda ancora Carini, che di professione è insegnante -. Sembrava potesse esserci una ripresa, invece dopo pochi giorni è mancata, lasciando un grande dolore in tutti noi che la conoscevamo».
Anche i coscritti del 1965 e la società “A.s.d. Romagnano Calcio” hanno partecipato con le loro epigrafi al dolore della famiglia.

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