Politica
Varallo: scontro Botta-Molino sugli alloggi per gli studenti
L’ex assessore al sindaco uscente: «E’ troppo facile dire che le cose belle sono merito suo e dare la colpa agli altri per quelle scomode»
A Varallo si accende la discussione politico-amministrativa in vista delle elezioni comunali dell’11 giugno. Tra il sindaco uscente Eraldo Botta e l’ex assessore Marco Molino volano le prime frecciate: a scatenare la bagarre gli alloggi comunali di Milano riservati agli studenti, inseriti nell’ultimo piano delle alienazioni. Il primo cittadino ha scaricato sull’ex assessore tutte le responsabilità della decisione di metterli in vendita. «E’ stata un’idea di Molino inserirli tra gli immobili comunali alienabili», sostiene Botta, aggiungendo di avere tutte le intenzioni di rivedere la situazione per evitare che possano finire al miglior offerente.
«Quando il piano delle alienazioni è stato votato nell’ultimo consiglio comunale Botta c’era o stava pensando alle bustine dello zucchero? – ribatte Molino -. Il documento è stato votato dai consiglieri di maggioranza e dal sindaco, io invece, essendo assessore esterno, non ho potuto esprimere il mio voto come prevede la prassi. Per cui proprio il sottoscritto, che ora viene accusato di essere stato il “mandante” di tutto questo, è l’unico che non ha dato ufficialmente il suo consenso al piano delle alienazioni. Inoltre, tengo a precisare, che non è detto che i beni comunali inseriti nel piano, debbano poi per forza venire venduti».
«Varallo possiede molti immobili e come ho sempre detto non si possono mantenere tutti in buono stato. Per cui ritengo che sia meglio venderne qualcuno per poter mantenere bene gli altri. Gli alloggi di Milano di proprietà del Comune sono tre: uno è quello in via Della Moscova che andrà all’asta nei prossimi giorni, per il quale c’era pervenuta un’offerta da un privato, e poi ci sono i due riservati agli studenti. Facendo fare la stima per il primo, avevamo deciso di inserire anche gli altri due. Quindi Botta ha poco da ridire adesso. Lui era sindaco o no quando abbiamo deciso tutto questo? E’ troppo facile dire che le cose belle sono merito suo e dare la colpa agli altri per quelle scomode».
A Molino non va giù neppure il fatto che nel giornalino comunale, recapitato a tutte le famiglie varallesi in questi giorni, l’amministrazione si “faccia bella” anche sui progetti curati da lui. «L’assessore a industria, ambiente, patrimonio e urbanistica fino a gennaio aveva un nome: Marco Molino – sottolinea l’ex amministratore – per cui è assurdo che ora facciano credere di aver fatto tutto loro. E chiudo ricordando a Botta solo questo: concorrere alla poltrona di sindaco non vuole dire scannarsi quando si è in campagna elettorale, ma partecipare a un’azione comune».
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