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Arrivati cinque profughi a Romagnano: tre sono curdi iracheni

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Hanno dai 18 ai 26 anni

Cinque migranti sono ospiti da martedì in un appartamento situato al terzo piano di una palazzina in via Pajetta, a Romagnano. 

Intorno alle 14 sono arrivati a bordo di un’ auto guidata da un operatore della cooperativa Delta di Milano, proprietaria dell’alloggio e che ne gestirà la permanenza nel paese.

«Sono tutti anglofoni – dice il sindaco Cristina Baraggioni, che all’arrivo ha fatto gli onori di casa -. Per la precisione si tratta di un ghanese, un nigeriano e tre curdi iracheni. Sono di religione cristiana, evangelica e copta, con un’età compresa tra i 18 e i 27 anni. Sono da qualche mese in Italia, arrivati presumibilmente con uno dei barconi in Sicilia. Parlano tutti inglese e uno in particolare, un ragazzo curdo, dimostra un buon livello culturale. La prima impressione è che siano giovani tranquilli. A loro comunque ho fatto un discorso da maestra (ndr. Baraggioni è insegnante): ho spiegato loro ben chiare le regole. Solo se c’è rispetto reciproco infatti può esserci una pacifica convivenza. Ho anche spiegato che nella casa in cui abiteranno vi sono altre famiglie, con persone anziane. Un discorso che mi pare abbia avuto presa».

I cinque giovani migranti sono stati presentai alle famiglie che abitano nello stesso stabile, tre in tutto. «Gli inquilini erano lì all’arrivo dei migranti; hanno potuto conoscerli e abbiamo chiacchierato. Sono stati carini: c’era anche una nonna che si è presentata. Sanno comunque che mi possono chiamare in qualsiasi momento. Mi spiace solo che non ci fosse qualcuno della cooperativa. Li vedrò comunque nei prossimi giorni».

L’annuncio dell’arrivo di migranti nel paese, come altrove, era stato accolto con molti dubbi, soprattutto per quanto riguarda l’ubicazione. Inoltre anche a Romagnano, come ovunque, le realtà locali non sono state coinvolte nelle decisioni riguardanti l’accoglienza. Una scelta calata dall’alto insomma, che è stata criticata nel paese, non solo dalla Lega Nord. Anche l’assessore Alessandro Carini, infatti, pur essendo favorevole all’accoglienza deimigranti, aveva espresso dubbi sull’operazione romagnanese.

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