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Borgosesia: in consiglio Rino Cereda ”divorzia” dal gruppo Rotti

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Il neo consigliere comunale si smarca: «Troppe divergenze di opinione, continuo da indipendente»

Guerrino Cereda si allontana dal gruppo Rotti e prosegue la carriera amministrativa in maniera indipendente. 

Il connubio fra Corrado Rotti e Cereda risaliva alle elezioni comunali del 2014 quando i due vennero eletti in consiglio e portarono avanti l’opposizione alla giunta allora guidata da Gianluca Buonanno. E l’alleanza venne rinnovata in vista del voto del giugno scorso. Qualcosa dev’essersi incrinato fra i due se in apertura al consiglio comunale riunitosi pochi giorni fa (il primo fra l’altro per Cereda al rientro in assemblea), il primo intervento del consigliere è stato di ufficializzare la sua uscita dal gruppo: «Sono entrato in consiglio comunale come eletto nella lista civica capeggiata da Rotti, grazie ai voti presi da questa lista e alle preferenze che mi sono state riconosciute – evidenzia Cereda -. Oggi, tuttavia, non mi riconosco più in quella lista. Nei mesi scorsi vi sono state divergenze di opinioni con il capolista, al punto che ritengo doveroso assumere una piena autonomia e indipendenza, pur nel rispetto di Rotti al quale i legano anni di stima e amicizia».

Per una coincidenza, Cereda è rientrato in consiglio comunale subentrando proprio a Rotti estromesso dall’assemblea per la nota vicenda di incompatibilità legata al contenzioso con il Comune in merito al rimborso delle spese legali sostenute dall’ente nella causa per mobbing persa contro un dipendente. ECereda, che con 130 preferenze era stato il primo degli esclusi della “lista Rotti” nelle elezioni di giugno, è potuto tornare sui banchi dell’opposizione dopo l’esperienza nella passata legislatura. «Il primo dovere di un consigliere comunale è quello di lavorare nell’interesse della città, senza alcun condizionamento di partito o di lista, pensando solo al bene e agli interessi dei concittadini» è il pensiero espresso da Cereda, che si porta avanti nel rispondere ad eventuali critiche: «So benissimo che sarò attaccato da alcuni per questa mia decisione, e che mi sarà contestato di essere stato eletto grazie ai voti portati da Rotti. Quando viene meno quella comunità di intenti che deve saldare una lista elettorale e il suo programma, penso sia meglio dirlo chiaramente per fare in modo che ognuno risponda del suo operato di fronte agli elettori, assumendosi la responsabilità di ciò che dice e di ciò che fa». Il consigliere proseguirà quindi svincolato: «Non ho chiesto l’adesione ad altre liste o partiti, e so benissimo che essere indipendente comporterà da parte mia un impegno ancora maggiore. Sono convinto che l’essere libero da condizionamenti provenienti da partiti o da capilista, mi consentirà di lavorare meglio per l’interesse della città. In quest’ottica valuterò di volta in volta le scelte dell’amministrazione e del sindaco, e rivendicherò la piena correttezza di ogni atto comunale».

Per entrare in consiglio comunale, Cereda ha dovuto lasciare la presidenza dell’Orchestra di fiati Città di Borgosesia, per non creare condizioni di incompatibilità: «L’ho fatto per il rispetto di una legge che capisco ma non condivido – commenta -. In questi anni l’Orchestra è stata sostenuta dal Comune ma è sempre stata libera e autonoma e non ha subito condizionamenti. Posso solo aggiungere che sono orgoglioso del ruolo sostenuto alla guida dell’Orchestra e deciso per il futuro a far sì che da parte dell’amministrazione comunale vi sia sempre l’impegno a sostenere una realtà che è patrimonio di tutti i cittadini di Borgosesia».

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