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E’ di Lozzolo l’artista dei sub

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Una installazione già posizionata nell’Adriatico

Le opere di Piero Motta saranno esposte nel mar ligure. Ancora una volta verranno immerse in acqua, al largo di Bergeggi nelle acque dell’area marina protetta tra settembre e ottobre.

Come capita nell’Adriatico l’opera verrà adagiata sul fondo del Mar Ligure dando modo ai subacquei di poterla ammirare, ma potrà essere ammirata anche dalla terra ferma grazie al sistema webcam subacquea direttamente sul sito dell’Area Marina Protetta.

Lo scultore di Lozzolo ha lanciato il progetto “Riciclittici in mare”, iniziato con l’esposizione internazionale “Human rights? H2o” a Rovereto, in Trentino, dove 160 artisti di 30 diversi paesi sono stati invitati dal curatore Roberto Ronca, direttore dell’Associazione internazionale Arti plastiche, a raccontare l’acqua e il suo inestimabile valore. Tutte le opere sono state realizzate nel suo laboratorio a Lozzolo mettendo insieme vecchi ferri di recupero.

Racconta Piero Motta: «I pesci esposti sono frutto di un riciclo, di un riutilizzo di vecchi attrezzi e rottami usurati e smaltiti, questo per sottolineare che il non spreco è un gesto razionale e consapevole in una ottica di sostenibilità, concetto da considerare in difesa dell’acqua fonte di vita per tutte le specie ed ecosistemi. Ma nel contempo raffigura i pesci fuori d’acqua, pesci che simboleggiano gli esseri viventi, pesci che senza il contatto con l’acqua moriranno se non aiutati».

A fianco della scultura saranno posizionati degli innaffiatoi che serviranno ai visitatori della mostra per interagire con la scultura compiendo un gesto simbolico di rispetto per la sopravvivenza dei pesci: inumidire questi animali affinchè possano sopravvivere e raggiungere al più presto il loro mondo.

Nei mesi scorsi un’opera di Motta è già finita in fondo al Mar Adriatico, a ridosso del relitto della piattaforma di perforazione Paguro, a 12 miglia al largo di Ravenna e a 30 metri di profondità. Diversi i sub che l’hanno già ammirata in questo periodo diventando una vera e propria attrazione.

Mentre a Rovereto resta ancora la scultura che tra settembre e ottobre, quando si chiuderà la rassegna internazionale, verrà calata a 18 metri di profondità nell’Area Marina Protetta di Bergeggi. Il progetto poi proseguirà con la raccolta delle fotografie realizzate dai sub per scoprire come i colori cambieranno grazie all’azione degli organismi biologici e dei processi chimici del mare.

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