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Gattinara ha ”preso per mano” una ventina di bisognosi

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Sono una ventina le persone prese in carico dal progetto di aiuto basato sul volontariato avviato lo scorso anno

Grazie al volontariato Gattinara dà un mano concretamente a chi sta attraversando un periodo di difficoltà. E’ il progetto “Ti prendo per mano” che, dall’avvio lo scorso anno, ha già aiutato parecchie persone. E che prosegue: è recente l’inserimento di due richiedenti, impegnati nella manutenzione del territorio.

«Attualmente ci sono una ventina di persone che gravitano intorno al progetto – dice il sindaco Daniele Baglione – impegnate in attività di vario tipo, la maggior parte nella pulizia delle strade e nella manutenzione del verde. Ma ci sono anche persone che danno una mano negli uffici e in biblioteca, in base alle competenze e alle necessità. C’è anche un nonno vigile».

Mediamente sono una ventina le persone aiutate dal progetto. «Quasi tutte hanno perso l’occupazione e non hanno alcun tipo di ammortizzatore sociale. Altri invece, per le loro condizioni, hanno sempre faticato a trovare il lavoro». Mediamente si tratta di persone tra i 45 e i 55 anni, «è la fascia più a rischio: chi perde il lavoro a quell’età fatica molto a trovarlo, e nello stesso tempo è ancora lontano dalla pensione». Un problema che ovviamente tocca anche le donne: «Sono il 40% delle persone aiutate dal progetto». Arrivano quasi tutti dall’industria; la maggior parte erano operai, ma ci sono anche impiegati.

Vengono rimborsati con un minimo di 120 euro al mese per circa otto ore alla settimana, «cifre – sottolinea il sindaco – che non permettono certo di vivere ma che aiutano, anche dal punto di vista psicologico».

Il sistema è quello del volontariato rimborsato. «I voucher sono stati reintrodotti, ma è talmente macchinoso farvi ricorso che abbiamo preferito utilizzare la formula del volontariato. Chi vuole aderire deve fare domanda ed elencare le motivazioni; può scegliere di fare volontariato sostenuto da un contributo economico». Il tempo d’attesa varia a seconda delle esigenze, ma in genere si attesta su qualche settimana.

«La difficoltà maggiore – sottolinea Baglione – è quella di trovare i fondi». Perché il progetto “Ti prendo per mano” è sostenuto da altri volontari. «E’ questo il senso di comunità: chi sta meglio accompagna in un determinato momento chi sta peggio».

Attualmente il fondo è di 28mila euro, ma il sindaco confida nel fatto che prima della fine dell’anno venga incrementato. «Ci sostengono la Fondazione Casa di Risparmio di Vercelli, che quest’anno ha erogato 20mila euro, Lavazza, con un attribuito 8000 euro, Banca Popolare di Novara con mille euro. E poi ci sono i contributi dei singoli cittadini. L’anno scorso un unica persona ha donato 5000 euro. Abbiamo raccolto poi il 5 per mille, pari a circa 3000 euro. L’anno scorso sono arrivati oltre 34mila euro in donazioni».

Per fare domanda occorre scrivere direttamente al sindaco oppure recarsi in municipio all’ufficio relazioni con il pubblico. «Ognuno può donare la cifra che desidera. C’è chi lascia anche solo 5 euro. Gocce, che però fanno in mare».

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