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Michael, giovane calciatore di Prato Sesia che tenta la fortuna in Spagna
E’ stato notato dal professionista del settore Renato Moroni, che tutt’ora è il procuratore del giovane
Il 18enne di Prato Sesia Michael Giovanini a Siviglia “correndo dietro” al pallone. Il ragazzo ha iniziato a giocare a calcio a cinque anni, fra i giovanissimi del Romagnano Calcio, per poi indossare la maglia granata del Borgosesia fino a gennaio. Poi l’esperienza estera. «Sono stato notato da un professionista del settore, tutt’ora mio procuratore: Renato Moroni – racconta il giovane pratese – che dopo aver sentito parlare di me, dopo aver letto alcuni articoli di giornale e visto un’intervista fatta per “Calcio flash Ponente”, in cui annunciavano che uno dei miei gol era tra i tre finalisti per i “gol piu belli del Ponente”, aveva deciso di venirmi a vedere in prima persona giocare. Da lì ho fatto cinque giorni di prova per la squadra del Siviglia davanti a mister preparati e di categoria per vedere se davvero avevo possibilità di crescita calcistica e alla fine cosi è stato».
Ora Giovanini milita nel Xerez, che fino al 2010 giocava nel massimo campionato spagnolo. «Essendomi trasferito a metà gennaio ho dovuto giocare il ritorno del campionato con la squadra Nervión, che sarebbe la seconda squadra del Siviglia, poichè con quest’ultima c’erano problemi per il tesseramento – ricorda il calciatore – praticamente io mi allenavo tutti i giorni, mattino e pomeriggio con il Siviglia e poi giocavo con il Nervión». Le esperienze più importanti? «Aver potuto e potere tutt’ora allenarmi a un livello molto alto – risponde – tra mister (come Guillermo Peréz, ora allenatore con ottimi risultati del Chiasso, in Svizzera), secondo mister, preparatore fisico in palestra e preparatore atletico in campo. Poi l’esperienza del gioco, completamente diverso da quello italiano: sicuramente molta più libertà e passione. La cosa che mi emoziona è che qua il calcio è vita: ogni campo di calcio è stracolmo di gente, sia una partita di ragazzi della mia etá sia una dei piu grandi».
Una scelta coraggiosa, dunque, quella di Giovanini, ma che ha dato i suoi frutti: «Penso di parlare a nome di ogni ragazzo della mia età: vivere in Spagna è un sogno. Se inoltre lo si fa per fare quello che piace di più e che puó dare un futuro diverso da tutti gli altri, penso non ci siano parole per descriverlo. Inoltre, la gente in Andalusia è spettacolare: tutti amici, tutti che si aiutano, molto più solari e festosi per le loro tradizioni». Certo, vivere lontano da casa non è facile: «Ci sono tante difficoltà: si sente la mancanza della famiglia, degli amici o anche solo la routine giornaliera della scuola. Ma penso che la mia più grande difficoltá sia stata dimostrare a quelle persone che non credevano o non hanno mai creduto in me che io potessi farcela e alla fine ho avuto ragione».
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