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«Non possiamo aumentare i salari quando i bilanci aziendali non lo consentono»

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La posizione dell’Uib sul rinnovo del contratto dei tessili

«Nel settore tessile abbigliamento ci sono aziende che vanno bene, altre che vanno male. Non possiamo aumentare i salari quando i bilanci aziendali non lo consentono. Questo vorrebbe dire perdere ancor di più competitività. Senza considerare che erodere ulteriormente i profitti già marginali o del tutto assenti vuol dire ridurre ancor di più la possibilità di investire. Così, invece di parlare di ripresa, parleremmo di ulteriore deterioramento di un quadro già compromesso». Questa la posizione dell’unione industriale biellese sul rinnovo del contratto tessile.   «La ricchezza va distribuita se viene prodotta, dopo che sia stata prodotta e dove si produce. Quindi in Azienda. Solo in quella sede è possibile realizzare un collegamento reale tra risultati e salari. Quanto al recupero del potere di acquisto, per evitare in futuro quanto già accaduto, occorre introdurre un meccanismo che consenta di allineare la crescita delle retribuzioni al valore effettivo dell’inflazione». E’ quanto afferma Nicolò Zumaglini, vice Presidente UIB con delega alle Relazioni Industriali, Welfare e Sicurezza, a proposito del rinnovo del ccnl tessile.

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