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Studenti Ipsia al lavoro per Borgosesia se vengono sospesi

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Presentato all’istituto “Lancia” il progetto per percorsi formativi alternativi alle sanzioni disciplinari

A Borgosesia un progetto educativo a servizio della comunità e delle associazioni di volontariato per gli studenti sospesi. 

 Il progetto è stato presentato pochi giorni fa all’Ipsia (una delle due sedi, insieme all’Itis di Cascine Agnona, della scuola borgosesiana), in occasione di un tavolo di lavoro a cui hanno preso parte il preside Carmelo Profetto, il sindaco Paolo Tiramani, Sara Ghirardi del Forum per il volontariato e la docente Anna Maria De Girolamo, oltre a rappresentanti di realtà associative, parrocchiali, scolastiche e formative della zona. Anche alcune classi hanno seguìto l’incontro.
La strada intrapresa consiste, in accordo con le famiglie, nell’affidare lo studente sanzionato ad associazioni ed enti attivi in Valsesia. I coordinatori di classe disporranno di un elenco di referenti con cui, insieme ai genitori, potranno interagire nell’individuazione di percorsi finalizzati a compensare bisogni educativi. Non si tratta dunque solo di impiegare in lavori socialmente utili gli alunni sospesi, ma di interventi di più ampio respiro volti a correggere gli sbagli e a far capire agli allievi che comportarsi bene significa essere delle persone autonome e integrate.
Aderiscono all’iniziativa, per ora in bozza, la Caritas di Varallo, il servizio Mensa Amica, la Croce rossa, l’oratorio di Borgosesia, il Centro servizi, l’Enaip (capofila della convenzione con l’istituto e il Comune) e il Forum per il volontariato. «Dalla scuola passa lo sviluppo del capitale umano – ha aperto la tavola rotonda il dirigente scolastico Profetto -. E’ indispensabile operare in rete, innanzitutto con il Comune. La sanzione classica è la sospensione, che però spesso si scontra con l’esigenza di ostacolare il fenomeno della dispersione scolastica. Da qui la necessità di porre in atto percorsi paralleli, che rispondono alle linee guida del quadro normativo, alle indicazioni ministeriali e allo Statuto degli studenti, e che saranno comunicati a Prefettura e Usp. Il lato educativo dell’intervento mira a rafforzare la possibilità di recupero del ragazzo attraverso attività di natura sociale, culturale e, in generale, a vantaggio della comunità. La sanzione deve avere un risvolto pedagogico. Altrove i riscontri sono stati molto positivi, l’importante è uscire dall’autoreferenzialità della scuola».
Il ruolo del Comune è stato descritto dal sindaco Tiramani: «Tramite gli uffici preposti ci raffronteremo con le associazioni di volontariato presenti sul territorio e con il tutor scolastico al fine di individuare la “collocazione” maggiormente adatta allo studente. E’ un segnale positivo che l’amministrazione dà, con tanto di delibera, sui fronti dell’educazione e del senso civico. Borgosesia intende rappresentare un esempio a cui altri Comuni potranno ispirarsi».

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