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«Tessile Biellese: competenze e sviluppo ecco la strada»

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Il presidente Carlo Piacenza traccia un bilancio positivo

Il futuro dell’innovazione, le competenze necessarie e lo sviluppo sostenibile. Sono stati questi i temi al centro della tavola rotonda che ieri, all’Auditorium di Città Studi, a Biella, hanno caratterizzato la parte pubblica dell’Assemblea annuale dell’Unione Industriale Biellese.
In apertura di lavori, il presidente Carlo Piacenza ha fornito, in estrema sintesi, il quadro della situazione, sulla base dei dati elaborati da Sistema Moda Italia: «Dal 2013 – ha detto – il sistema moda italiano (67mila imprese che danno lavoro a 600mila persone) è cresciuto del 4,2%, a fronte di una crescita del Pil dell’1,8%. E’ un dato migliore di quello del settore meccanico e che diventa ancora più corposo se
consideriamo i settori collegati al tessile abbigliamento.
«I segnali positivi sono timidi, ma ci sono, anche nel Biellese. Nei primi tre mesi di quest’anno – ha aggiunto il presidente dell’Uib – l’export della nostra provincia è cresciuto del 12,7% rispetto all’anno precedente, mentre il dato nazionale si attesta al +9,9%. Dobbiamo quindi lavorare per consolidare e migliorare questi segnali positivi, rimettendo al centro le “cose che contano davvero”».
Ed eccole, dunque, le “cose che contano davvero”: futuro, competenze e sviluppo. «I tre temi – come ha sottolineato Piacenza – sui quali si giocherà il nostro destino». Il futuro, che passa attraverso «una visione condivisa del Paese e dei suoi territori. “Biella in Transizione” ne è un esempio: questo progetto sarà tanto più utile quanto più la sua filosofia diventerà patrimonio comune e condiviso».
Competenze, che si possono sviluppare mediante l’educazione. E a tal proposito il presidente dell’Uib ha sottolineato l’esigenza, da parte degli imprenditori e delle realtà associative, di «continuare a dedicare attenzione al sistema educativo e formativo, consapevoli che nel Biellese c’è una grande tradizione di istituzioni educative di altissimo livello».
Sviluppo, al quale sta contribuendo a dare un forte impulso il programma “Industria 4.0” varato dal governo. «Come imprenditori – ha detto Piacenza – dobbiamo avere la consapevolezza che non si tratta soltanto di un aggiornamento tecnologico dei nostri
impianti: in gioco vi è un mutamento di prospettiva e di mentalità. Occorre essere disposti a mettere in discussione metodologie, approcci e anche stili di conduzione aziendale, senza mai perdere di vista la sostenibilità».
Quindi il presidente ha ribadito le richieste che il mondo imprenditoriale rivolge all’esecutivo: «Insistere nelle azioni di politica economica che incidono sui fattori di crescita, prorogando la misura dell’iperammortamento e, contemporaneamente, azzerare il cuneo fiscale per l’assunzione dei giovani a tempo indeterminato».

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