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Varallo, alla serata della Croce rossa in diretta il sindaco di Gualdo

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«Il terremoto ci ha cambiato la vita. Sulle nostre terre l’onda sismica ha lasciato danni materiali e morali immensi, sofferenza inenarrabile»

 Un “ponte di solidarietà” tra le popolazioni della Valsesia e la Valsessera e i paesi del centro Italia colpite dal sisma attraverso l’intervento dei volontari del Comitato Cri di Borgosesia. E’ stata questa la metafora utilizzata dal sindaco di Gualdo, Giovanni Zavaglini, in diretta telefonica con il presidente del Comitato Cri, Pier Franco Zaffalon, mandata in viva voce al pubblico del teatro Civico di Varallo in occasione dell’evento “Noi x voi” organizzato nei giorni scorsi. «Grazie per la solidarietà – ha esordito il primo cittadino di Gualdo – a voi va l’apprezzamento e il plauso per quello che avete fatto e state facendo per noi. Il terremoto ci ha cambiato la vita. Sulle nostre terre l’onda sismica ha lasciato danni materiali e morali immensi, sofferenza inenarrabile. Il centro storico è evacuato, tutto è inagibile, centinaia di famiglie sono fuori casa. La situazione è drammatica».

Continuando il suo intervento, anche in risposta alle sollecitazioni del presidente Zaffalon, il suo pensiero è andato all’incontro dei volontari valsesiani con i bambini ai quali è stato consegnato il materiale didattico raccolto, che ha suscitato sentimenti di gioia e di felicità nei piccoli. «Ho avuto modo di conoscere persone meravigliose del vostro gruppo Cri – ha proseguito Zavaglini -, che hanno dimostrato convinzione profonda e forte determinazione nell’azione svolta tra la nostra gente».

La conversazione è continuata sulla situazione attuale e sul lavoro da svolgere e sono emersi dati agghiaccianti. Il sindaco ha raccontato che dal 24 agosto si sono succedute fino a oggi 67.000 scosse, che come primo cittadino da otto mesi lavora diciotto/venti ore al giorno, non dorme per leggere circolari, leggi, per istruire pratiche, per alleviare le sofferenze della cittadinanza, per far rinascere la speranza nel futuro in chi ha perso tutto.

La serata è stata introdotta dalle note dell’inno della Cri. Con la conduzione di Mauro Campora e la regia di Rosario Petralia si sono susseguiti i vari momenti dell’incontro, finalizzato a ringraziare quanti con generosità hanno consentito di aiutare le scuole colpite dal sisma. «Rientrati i primi volontari dalle zone del sisma – ha raccontato Zaffalon -, Paolo Ruggeri ha avuto l’idea di proporre una raccolta di materiale didattico per le scuole che non avevano più locali né strumenti per lavorare. Ha trovato subito la collaborazione di Daniela De Nicola, Luigi Zani, Gianni Godio che hanno concretizzato giorno dopo giorno la magnifica iniziativa che ha portato a un risultato insperato, superando ogni più ottimistica previsione. Decisiva è stata la disponibilità di sindaci, dirigenti scolastici, bambini, genitori, insegnanti, associazioni e privati della Valsesia e della Valsessera».

Sono stati quattro volontari a portare il 9 marzo i 114 scatoloni di materiale didattico e i 13 computers alle scuole di Monte San Martino, Gualdo, Sarnano, Pieve Torina, Pieve Bovigliana, Camerino. Dalle loro parole sono emerse emozioni, ricordi di momenti toccanti, come quelli scaturiti dalla gioia e dai sorrisi dei bambini incontrati durante la consegna. Emozioni forti contenute anche nei diari, nelle composizioni inviati dai bambini di quei paesi e proposti alla platea del Civico attraverso la lettura effettuata da dodici alunni di quinta delle scuole primarie di Varallo, Quarona, Borgosesia, Valduggia, Serravalle, Crevacuore, Portula e Trivero. .

Dopo i bambini sono stati i volontari che hanno portato il loro aiuto ai paesi di Camerino, Visso, Force, San Severino, Camerino, a raccontare la loro esperienza vissuta nei centri di raccolta della popolazione rimasta senza casa. I commenti di Daniela De Nicola alle immagini che sono passate sullo schermo nel corso della serata hanno fatto da filo conduttore dell’azione della Cri di Borgosesia per i paesi del sisma e hanno creato un clima di condivisione e solidarietà tra il pubblico in sala. Attività della Cri che ha radici remote, come ha ricordato Alberto Garbaccio, delegato responsabile dell’area tre che si occupa di protezione civile e di coordinare interventi in occasione di catastrofi e calamità naturali, alluvioni, terremoti. Le musiche del trio composto da Massimo Zanetti al violino, Umberto Cassani alla fisarmonica e Paolo Fiandaca alla chitarra hanno fatto da sottofondo all’evento.

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