Seguici su

AttualitàSerravalle e Grignasco

Grignasco, il Comune promette battaglia sul centro migranti

Lavori prossimi a partire, ma intanto parte una diffida verso la Prefettura. «Al massimo 15-18 persone»

Pubblicato

il

Grignasco, il Comune promette battaglia sul centro migranti. Lavori prossimi a partire, ma intanto parte una diffida verso la Prefettura.

Grignasco, il Comune promette battaglia sul centro migranti

Partiranno nei prossimi giorni i lavori per la realizzazione del Centro di accoglienza straordinaria (Cas) in piazza Viotti a Grignasco. Ma la tensione resta altissima. Il sindaco Roberto Beatrice, da sempre contrario al progetto, alza i toni e annuncia: «Abbiamo inviato una diffida alla Prefettura. Se non otterremo risposta, ci rivolgeremo all’Autorità nazionale anticorruzione».

Il primo cittadino aveva espresso fin da subito la sua netta contrarietà all’apertura del centro in mezzo al paese. Nonostante le opposizioni, dopo due progetti respinti dall’ufficio tecnico comunale, la cooperativa incaricata ha presentato una terza proposta che ha superato i controlli e ha ottenuto il via libera. Resta da definire la capienza massima della struttura. «Si è passati da 43 a 28 ospiti – spiega Beatrice – ma per noi il numero massimo possibile è di 15-18. Questo verrà stabilito a lavori ultimati con le valutazioni di Asl e vigili del fuoco».

Diffida alla Prefettura e ricorso all’Anac

Il nodo principale, secondo il sindaco, riguarda l’intera procedura di assegnazione: «Abbiamo incaricato lo studio legale dell’avvocato Lorenzo Sozio e inviato una diffida alla Prefettura il 24 maggio. Riteniamo che vi siano gravi irregolarità nell’iter del bando. Se non riceveremo risposte, ci rivolgeremo all’Anac».

Tra le criticità evidenziate, spicca l’esclusione del Comune dal processo decisionale: «Non siamo mai stati coinvolti, né consultati. Eppure si tratta di un intervento che impatta profondamente sull’assetto urbanistico e sociale del nostro territorio. La legge prevede che il parere del Comune, pur non vincolante, sia obbligatorio. E invece non ci è mai stato chiesto nulla».

I dubbi sulla sede del centro

Altra questione controversa riguarda l’immobile indicato per ospitare il Cas. Secondo Beatrice, al momento della presentazione dell’offerta, la cooperativa non ne aveva la disponibilità giuridica, contravvenendo a quanto richiesto dal bando: «Lo stabile è stato acquistato solo dopo l’aggiudicazione. Ma la disponibilità dell’immobile doveva essere dimostrata in fase di partecipazione, pena l’esclusione. Siamo davanti a un vizio radicale dell’intera procedura».

E rincara: «Nel decreto di aggiudicazione manca qualsiasi valutazione tecnica sull’idoneità dell’edificio. Nessuna verifica edilizia, igienico-sanitaria o di sostenibilità territoriale. Un difetto istruttorio grave».

Rapporti tesi tra Comune e Prefettura

Il sindaco lamenta anche un muro da parte degli uffici prefettizi: «Abbiamo presentato più richieste di accesso agli atti, ottenendo solo risposte parziali e inadeguate. È venuto meno il principio di trasparenza, e con esso la collaborazione istituzionale. Il rapporto tra Prefettura e Comune è stato sostituito da arroganza e prevaricazione».

La scelta di piazza Viotti, nel cuore del centro storico e a pochi passi dalla chiesa, è giudicata «assolutamente inopportuna»: «Non si può ignorare l’equilibrio sociale e urbanistico del territorio. A Grignasco, per esempio, non c’è nemmeno una caserma dei carabinieri».

Il precedente di Bra e un appello finale

Beatrice richiama infine decisioni simili adottate altrove: «A Bra, in frazione Bandito, il Prefetto di Cuneo ha revocato l’attivazione del Cas. Ad Albate, in Lombardia, è arrivato lo stop definitivo. Precedenti che dimostrano come un passo indietro sia possibile. Serve solo il coraggio di riconoscere gli errori. In caso contrario, a Grignasco si rischia un danno inimmaginabile».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *