Cronaca
«Soccorsi arrivati troppo tardi». La famiglia riapre il caso del dottor Girardi
Ancora ombre sul dramma del medico di Valdilana. La procura aveva chiesto l’archiviazione, ma moglie e figli si oppongono.
«Soccorsi arrivati troppo tardi». La famiglia riapre il caso del dottor Girardi. Ancora ombre sul dramma del medico di Valdilana. La procura aveva chiesto l’archiviazione, ma moglie e figli si oppongono.
«Soccorsi arrivati troppo tardi». La famiglia riapre il caso del dottor Girardi
I soccorsi arrivarono parecchio tempo dopo l’allarme e l’elisoccorso non si era alzato. Su questi due punti la famiglia del dottor Raffaele Girardi contesta la richiesta di archiviazione della procura di Biella per l’improvvisa morte del medico di Valdilana avvenuta poco più di un anno fa.
Era il 2 novembre 2023 quando l’uomo, impegnato nelle visite in ambulatorio a Pratrivero, si sentì male accasciandosi al suolo. Una paziente nella sala d’attesa iniziò a praticargli il massaggio cardiaco in attesa dei soccorsi. Sul posto arrivò anche il dipendente di una azienda tessile vicina con il defibrillatore. Solo successivamente arrivò l’ambulanza da Cossato, in quanto quella dislocata a Trivero era già impegnata in un servizio.
La corsa all’ospedale
Una volta stabilizzato il dottore venne portato in ambulanza in ospedale a Biella e qui ricoverato, morì qualche giorno dopo. I familiari contestano il ritardo dei soccorsi, ma anche la decisione di non far alzare l’elisoccorso.
Sulla vicenda la procura di Biella ha chiesto l’archiviazione, ma la famiglia tramite l’avvocato Ugo Fogliano si è sempre opposta. Nell’udienza di giugno il giudice delle indagini preliminari di fronte all’opposizione della archiviazione aveva deciso di ascoltare la famiglia del medico. E l’altro mese in tribunale la vedova ha spiegato i motivi che hanno spinto lei e i figli a opporsi alla archiviazione. L’ambulanza non arrivò subito, dovendo partire da Cossato. Per di più non sarebbe stato consentito l’intervento dell’elisoccorso. Quel giorno, secondo quanto ricordato dall’avvocato Fogliano, piovvigginava.
Prossima udienza l’8 gennaio
Il giudice ha deciso di rinviare la decisione all’8 gennaio. Potrebbe decidere per un supplemento di indagini chiedendo al pubblico ministero di sentire il responsabile dell’elisoccorso e l’operatrice sanitaria, oltre alla paziente del medico che praticò il massaggio cardiaco. Oppure potrebbe accogliere la richiesta di archiviazione sostenuta dalla pubblica accusa che non ha rinvenuto elementi di responsabilità. Ma l’intenzione della famiglia è di proseguire fino alla Cassazione e oltre.
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