Sport
Dunkers il tifo che fa la differenza per la Gessi
Dunkers il tifo valsesiano si fa sentire in tutta Italia al seguito della Gessi basket.
Dunkers il tifo per il basket
Per vedere in azione la loro squadra, sono disposti a macinare decine di migliaia di chilometri all’anno. E un po’ per volta, negli ultimi anni, i Dunkers sono diventati una sorta di sesto uomo per la Gessi basket Valsesia, che può contare su un tifo caldo e colorito non solo al Pala Loro Piana, ma anche in giro per l’Italia.
A Firenze
Se ne sono accorti anche a Firenze, quando lo scorso 23 maggio per la gara cinque di semifinale play-off al pala San Marcellino, dalla Valsesia sono arrivati in un centinaio. A “dirigere le operazioni”, come sempre, Gianluca Vitale, un po’ l’anima del gruppo: «La trasferta a Firenze è stata davvero entusiasmante e non solo per il numero di persone al seguito. E’ stato emozionante vedere i quattro pulmini lungo l’autostrada e negli autogrill. Non è stato facile organizzarlo quel viaggio, ma ne è valsa la pena. Il gruppo si è cementato, è diventato omogeneo e da questa base speriamo di ripartire a settembre, alla ripresa delle partite. E chiunque voglia passare un paio d’ore in compagnia, può unirsi a noi».
Gli esordi
Le prime uscite dei Dunkers risalgono a un paio di anni fa, quando la Gessi centrò la prima storica semifinale contro Forlì: «Tutto è nato grazie alla collaborazione con la società e soprattutto con Franco Gilardi e Luca Macchi, che guidavano il tifo organizzato prima di noi. Loro sono fondamentali, così come Luca Sesone, che è il nostro coreografo. Volevamo un nome diverso da quello di tutti gli altri e abbiamo scelto “dunkers” che in inglese significa schiacciatori, in onore di Dario Zucca, giocatore di allora che spesso schiacciava».
Un tifo corretto
Da quel momento Vitale e gli altri tifosi del gruppo hanno macinato chilometri su chilometri e non vogliono più fermarsi: «La passione è tanta, ma ci vuole anche impegno, perchè capita di doversi mettere in viaggio magari dopo una giornata di lavoro. Per fortuna la società ci dà una grossa mano, lasciandoci gli spazi per la vendita del materiale, con cui paghiamo un po’ di spese e procurandoci qualche biglietto omaggio per le partite. Un grosso grazie davvero».
«Con il nostro tifo – conclude Vitale – facciamo conoscere la Valsesia in giro per l’Italia. Incitiamo i nostri giocatori senza scorrettezze e abbiamo anche iniziato un bel gemellaggio con i supporter di Cecina Di recente tornando dall’Elba mi sono fermato a salutare alcuni di loro. Nei palazzetti sventoliamo anche la bandiera della Valsesia, ci piace l’idea di rappresentare un territorio e di spiegare ai tifosi delle altre squadre dov’è Borgosesia».
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