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Fa sognare una Pro Vercelli con dentro tanta Valsesia. 

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Fa sognare una Pro Vercelli con dentro tanta ValsesiaLa gloriosa Pro Vercelli va alla grande nel campionato di serie C. Merito anche del “cuore valsesiano” che pulsa sotto le bianche casacche.

Fa sognare una Pro Vercelli con dentro tanta Valsesia

La vice presidente, infatti, è la borgosesiana Anita Angiolini (figlia del grande campione di motocross Alberto), il direttore sportivo è il marito Alex Casella, l’amministratore delegato, oltreché sponsor con le rubinetterie Condor di Varallo, il quaronese Paolo Pinciroli, il club manager suo figlio Gianluca e la responsabile marketing è un’altra borgosesiana: Vittoria Marando. Il presidente, invece, è Franco Smerieri, biellese che vive a Vercelli da più di 20 anni.

Società

Il nuovo corso della società bicciolana, con il suo passato fatto di sette scudetti, è iniziato in estate, dopo l’addio dell’ex patron Massimo Secondo. Per rinforzare la valsesianità del progetto, il primo atto ufficiale della neonata Pro è stato il ritiro a Varallo, dove la squadra si è allenata e ha soggiornato per qualche giorno per preparare al meglio la stagione. Il lavoro di quei giorni sta dando i suoi frutti, tanto che la squadra viaggia nei quartieri altissimi della classifica del girone A: «Ad oggi – conferma il ds Casella – il cammino è stato molto positivo e prolifico anche dal punto di vista dei risultati, che sono anche superiori alle aspettative. Abbiamo cercato di allestire una squadra composta di giovani di ottima qualità, di confermare quei giocatori che avevano fatto bene a Vercelli nella passata stagione e di prenderne altri che fossero adatti al tipo di gioco praticato dal mister Francesco Modesto. Scelte che finora si sono rivelate azzeccate. Ma è giusto restare focalizzati su quelli che sono i nostri reali obiettivi: arrivare nelle prime dieci e centrare la qualificazione ai play off. Strada facendo vedremo la classifica e magari potremo aspirare a fare anche qualcosa in più».

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Casella, che è stato prima calciatore a buoni livelli e poi da dirigente grande artefice della scalata del Gozzano fino al professionismo, spiega come è nata l’idea di entrare nella Pro: «L’avventura è partita grazie agli ottimi rapporti che ho sempre avuto con Secondo. Quest’ultimo mi aveva contattato a luglio, manifestandomi la sua volontà di lasciare la presidenza dopo undici anni. E da quel momento ci siamo messi al lavoro per capire se ci fossero i presupposti per proseguire nel migliore dei modi il cammino da lui intrapreso e per creare una nuova realtà. Sono iniziati così i contatti con con Pinciroli e con altri amici imprenditori e siamo passati alla fase operativa. A livello personale, dopo l’ottimo lavoro fatto a Gozzano e la parentesi di Carpi, si tratta di un’avventura importante e affascinante. Vercelli per la sua storia è una piazza di primissima fascia nel calcio italiano e tutti noi cerchiamo di onorare la maglia.

Ritiro a Varallo

La squadra di Modesto vince, segna e gioca bene, ma purtroppo, vista la pandemia, i tifosi non la possono ammirare dal vivo: «Sono convinto che lo stadio sarebbe pieno – conclude Casella – , ma Il calore della città si fa comunque sentire in tanti altri modi, attraverso i sociale e il sostegno degli sponsor che nonostante la crisi non ci stanno facendo mancare nulla. Ma anche la provincia e la Valsesia sono vicini al nuovo corso della Pro, che vuole diventare anche una realtà espressione di un intero territorio. Con l’aiuto di Paolo Tiramani ed Eraldo Botta abbiamo portato la squadra in ritiro a Varallo e questo è significativo. La squadra in campo gioca un calcio frizzante e divertente, speriamo di riavere dalla prossima primavera, almeno parzialmente, il pubblico in tribuna».

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