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Lunedì inizia la Valsesia 5 Cup: quest’anno le squadre sono 16

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Ne parlano gli organizzatori Cristian Belotti e Paolo Carginale

Ormai manca davvero poco: lunedì 26 ci sarà il fischio d’inizio della quinta edizione della Valsesia 5 Cup, il campionato di futsal organizzato dall’Associazione per la vita sotto l’egida dello Csen Vercelli. Anche quest’anno in cabina di regia ci sono il borgosesiano Cristian Belotti (42 anni) e il quaronese Paolo Carginale (48), due lavoratori autonomi con la passione per il calcetto nonché infaticabili organizzatori di una manifestazione capace l’anno scorso di coinvolgere quasi 250 atleti amatoriali. E con il 2016-2017 il processo di crescita proseguirà ancora. «Per la prima volta – osservano Belotti e Carginale – siamo riusciti a confezionare un torneo a sedici squadre, con la partecipazione anche di una compagine biellese e una vercellese, che al lunedì sera, sino a primavera, si sfideranno sui campi di gioco del “Milanaccio” di Borgosesia, del “Resegotti” di Bornate e del palazzetto dello sport di Ponzone. Tutti i risultati verranno pubblicati in contemporanea sul sito del campionato tramite la nostra app. Inoltre organizzeremo la Coppa interprovinciale contro squadre del Novarese e ci impegneremo ad allestire la Rappresentativa coi migliori calciatori, che, nel contesto di una serata di raccolta fondi da destinare alle persone del centro Italia colpite dal terremoto, vorremmo mettere di fronte a una compagine di serie B Fgci. La volontà è quella di migliorarsi continuamente, per poter acquisire l’anno prossimo un quarto campo e allargare la competizione ai team della Bassa Valsesia».

E tra i progetti futuribili ci sono anche un’analoga manifestazione riservata ai bambini e un torneo di pallavolo mista. «Sì, anche se sono eventi tutt’altro che facili da mettere in piedi – osservano -. La Valsesia 5 Cup junior sarebbe rivolta a tutti quei bambini che non giocano in una squadra, ma è complicato trovare i presupposti organizzativi, dato che ciascuna formazione necessiterebbe di un responsabile. Potremmo tuttavia trovare delle sinergie con le società locali o trasformarci noi stessi in una scuola calcio. Di certo, non avendo strutture da mantenere, lo faremmo solo con l’obiettivo di far giocare i bambini. Per il volley, invece, i problemi sono più che altro logistici: nella palestra provinciale dell’Istituto tecnico “Lirelli” non è possibile usufruire delle docce, mentre altrove i costi sono troppo elevati. Per sostenere gli sportivi privi di uno sponsor, sarebbe importante abbassarli». 

All’alba della nuova stagione, per Belotti e Carginale è comunque tempo di un bilancio della strada sinora percorsa: «Nell’estate del 2012, stanchi di andare a giocare a Biella, pensammo di organizzare qualcosa in Valsesia. Due anni fa ci siamo affiliati allo Csen e da quel momento abbiamo messo in palio il titolo provinciale. Senza falsa modestia pensiamo di aver regalato alla nostra valle un campionato che in zona non ha eguali e culminante in una finalissima spettacolare. Certo, le difficoltà da affrontare sono molte, specie quando capitano situazioni in cui l’interlocutore non comprende l’impegno e la passione da noi profusi. Il giocatore vuole giocare e non bada al resto, noi invece dobbiamo lavorare per fargli trovare un ambiente ideale».

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