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Trivero, a 75 anni vuole correre per mille chilometri

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Silvio Perin Mantello inseguirà il suo record per dodici mesi

Ha 75 anni, corre da 46, e dopo aver portato a termine diverse prove da 100 chilometri, ora il triverese Silvio Perin Mantello si è posto un nuovo obiettivo: percorrere 1000 chilometri in un anno.

Ogni gara che porta a termine si fa mettere un timbro dagli organizzatori che attesta la sua partecipazione e i chilometri percorsi, il tempo non conta, lo ha fatto anche alla prova della corsa “al Prè” di Pratrivero, andata in scena durante la festa della frazione.

«Sono 46 anni che corro – racconta -, al di là del risultato per me è sempre stato importante esserci e arrivare alla fine. L’idea dei 1000 chilometri è arrivata leggendo una rivista specializzata. In regalo c’era il libretto segna-chilometri e così mi sono lanciato in questa sfida».
Come detto, di anni in questo 2016 ne fa 75, ma la voglia di correre non manca. «Ho cominciato il 20 maggio del 1973, quasi per caso. All’epoca avevo 32 anni e continuo ancora adesso – racconta -. Abitavo a Strona e iniziai con l’Atletica Lessona, società per la quale sono sempre stato tesserato anche se da anni vivo ormai a Trivero. Nel 1986 si è sposata la mia prima figlia, mio genero faceva marcia alpina e mi aveva proposto di passare al Gse Zegna e così ho iniziato a praticare anche questo sport».
Ma Silvio Perin Mantello si è lanciato anche in prove decisamente impegnative: «Nel 1988 – riprende – ho organizzato la prima 100 chilometri con l’aiuto di amici e parenti. Partivamo da Strona e facevamo tutti i santuari biellesi, è una tradizione andata avanti per tredici anni».

Poi è stata la volta delle camminate dell’Audax, ovvero la disciplina del camminare insieme a circa 6 chilometri all’ora con un capitano di strada che conduce il gruppo e che nessun partecipante può superare, e che ordina le soste ai punti di ristoro prestabiliti ed al pasto centrale.
«Le camminate Audax erano state fatte in Italia prima della guerra, poi non piacevano e così erano state riproposte in Francia – racconta -. In Italia eravamo in quattro ad avere la qualifica massima di “aquila d’oro”: io, Ernesto Ghirardi di Varallo, poi Mario Ferracuti e Roberto Scala di Fermo e Torino. Qualcuno nel frattempo è mancato. Ho portato questa disciplina nel Triverese: per 11 anni ho organizzato il giro dei santuari biellesi e negli ultimi due anni mi sono concentrato tra quelli della zona: Brughiera, Brugarola, Moglietti, Cavallero, Banchette».

La filosofia di Silvio Perin Mantello è sempre stata quella di arrivare e portare a termine la prova. «Anche quando lavoravo come tecnico tessile in un lanificio di Strona – riprende – prendevo parte alle 100 chilometri un po’ in tutta Italia, ma il giorno dopo ero al lavoro. Non ho mai saltato un giorno per la corsa, piuttosto viaggiavo di notte per essere presente in fabbrica il giorno dopo». Una delle ultime 100 chilometri su strada il podista triverese l’ha portata a termine in 17 ore 57 minuti nel 2012 a Faenza.
Ora si dedica alle gare vicino a casa, a qualche non competitiva è facile trovarlo nel gruppo. con il suo passo deciso parte e porta a termine la prova. «Ho avuto la fortuna di non avere mai infortuni pesanti – racconta – e mi ha sempre accompagnato una gran voglia di correre e stare in mezzo alla gente». L’obiettivo dei 1000 chilometri in un anno intanto è il prossimo traguardo e non manca molto.

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