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Varallo festeggia i 100 anni di Jean Baptiste Pitto
E’ il primo paronese ad aver raggiunto il secolo: vive in Francia ma è tornato dove sono le sue radici.
Varallo festeggia i 100 anni di Jean Baptiste Pitto. E’ il primo paronese ad aver raggiunto il secolo: vive in Francia ma è tornato dove sono le sue radici.
Varallo festeggia i 100 anni di Jean Baptiste Pitto
Festeggiato a Varallo da amici, familiari e dall’amministrazione comunale Jean Baptiste Pitto, primo uomo di frazione Parone di cui si abbia notizia che ha superato i cento anni di vita. Pitto, come si può capire anche dal nome francese, in realtà vive a Saint Etienne: ma è sempre rimasto legato al paese delle sue origini, e anche in questa estate è tornato a Parone.
Così l’amministrazione comunale (dove il sindaco Pietro Bondetti e paronese a sua volta) ha colto l’occasione per invitare lui e i parenti in municipio e festeggiarlo.
Ad aprile l’uscita in Francia
Ma gli amici di Locarno e Parone lo avevano già festeggiato a inizio aprile, quando avevano addirittura organizzato un’uscita in Francia per abbracciare Jean Baptiste. Lui è nato e cresciuto in Francia, ma è figlio di genitori paronesi, e in frazione ha ancora la casa alla “Valdigoia”: non ha mai nascosto il suo forte amore e attaccamento alla Valsesia. Anzi, nonostante la cittadinanza francese, considera tuttora il suo paese.
«Profondo conoscitore e cultore della storia italiana – così lo aveva descritto l’amico Ezio Casaccia -, valsesiana e di Parone, è ancora oggi alla continua ricerca di notizie e particolari che gli permettano di completare la storia delle sue famiglie di origine. Dalle sue ricerche, effettuate dai documenti comunali, ma soprattutto dai registri di nascita, morte e “Stato delle anime” che si trovano in Parrocchia, è riuscito a ricomporre l’albero genealogico delle sue famiglie di provenienza ad iniziare dai primi del 1700. La sua famiglia, Pitto, è stata, con i Tognetti, Bondetti, Maffioli e Deagostini una delle dinastie più trainanti della storia di Parone».
A Saint Etienne dove ha svolto mansioni di disegnatore progettista di una ditta di carpenteria metallica fondata da Camosso Pierino, un altro immigrato valsesiano, di Piode. Jean Pitto, vedovo dal 1972, ha due figli e otto nipoti, anch’essi molto legati alla terra di origine.
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