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Emergenza pediatri in Valsesia, insorge anche l’Ordine dei medici

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Senza investimenti la situazione è destinata a peggiorare

In valle è crescente il problema della penuria di pediatri. Per far fronte alla sitazione si profila un’alleanza tra pediatri e mamme. L’obiettivo è di chiedere ad Asl e Regione di trovare una soluzione alla penuria di queste figure professionali sul territorio. E’ la proposta lanciata da Piergiorgio Fossale, presidente dell’ordine dei medici di Vercelli. Con il pensionamento del dottor Lucrezio Coscarelli, in servizio a Varallo e Quarona, la situazione è destinata a peggiorare.

E poi ci sarà un altro pensionamento. Ma già adesso per i genitori non mancano i disagi, tra code sterminate e appuntamenti fissati troppo in là nel tempo. E la colpa non è di certo dei medici, quelli che ci sono devono gestire un numero elevato di piccoli pazienti. Il disagio sollevato da “Notizia Oggi” trova riscontro anche all’interno dell’ordine dei medici. Con il pensionamento del pediatra varallese è logico che il servizio sarà comunque coperto dai tre medici rimasti, ma questo vorrà dire attese più lunghe e liste ormai piene.

E’ il presidente dell’ordine dei medici di Vercelli a sottolineare il problema. «La situazione è già complicata a livello nazionale – spiega Fossale -. Ci sono numeri chiusi nei corsi di specializzazione medica. I giovani medici si formano tramite una borsa di studio a carico dello Stato, ma le risorse sono limitate. Ci sono poche borse e questo comporta che si formino un terzo degli specialisti necessari. Una carenza in tutti i settori».
Le cose sono cambiate da quando Fossale si era avvicinato alla professione: «Una volta potevi essere assunto e poi prendere la specializzazione, ma intanto iniziavi a lavorare e dare il tuo contributo a far funzionare il servizio sanitario. Oggi i medici arrivano alla professione a 35 anni».

Il problema è politico e sta a monte. «Il Governo dice che ci sono risorse limitate, ma è il Governo stesso che decide le risorse. E’ quindi tutta una questione politica». La situazione della mancanza di pediatri nella zona della Valsesia è nota. «Come ordine sappiamo bene come stanno le cose – spiega -. Ma noi non abbiamo potere decisionale. Non possiamo far altro che proporre una alleanza tra le mamme della Valsesia e i medici per sollevare la questione e portare avanti una battaglia insieme chiedendo ad Asl e Regione azioni concrete. Stiamo per andare alle elezioni. Facciamoci sentire, è il momento giusto per portare a casa un risultato».

Come detto la scelta di attivare poche borse di studio dipende esclusivamente da chi detiene il potere al Governo. «Purtroppo la mancanza di pediatri, ma anche di medici di base nasce da un’assenza di programmazione – ribadisce Fossale -. Chi detiene il potere politico non ha programmato investimenti necessari. Solo l’azienda sanitaria e la Regione possono cercare di risolvere i disagi. Come ordine non possiamo far altro che appoggiare le richieste delle mamme della Valsesia e proporre un’alleanza».

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