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Cronaca

Ore di agonia per Franca Ranghino, uccisa a suon di botte

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Emergono nuovi particolari dall’inchiesta sul delitto avvenuto a Vercelli in aprile

Franca Ranghino morì dopo ore di agonia. E’ uno degli elementi che emergono dall’autopsia sul corpo della donna uccisa a Vercelli notte tra il 6 e il 7 aprile. Una donna uccisa a suon di botte, inferte sia con le mani che con un matterello (anche questo all’esame degli inquirenti). Al momento sotto accusa c’è la figlia Cristina Carenzo: sarebbe stata lei a massacrare l’anziana a seguito di un pesante diverbio, in tarda serata; ma, appunto, la 72enne non sarebbe morta subito, bensì avrebbe agonizzato ore. 

In mattinata la figlia l’ha poi trovata rivetsa sul pavimento e ha chiamato le forze dell’ordine. Che non ci hanno messo molto tempo a individuare in lei l’unica possibile responsabile. Ora è in carcere, in attesa di una perizia che dovrà certificare la sua capacità di intendere e volere. 

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