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Solidarietà al margaro valsesiano che chiede una strada per l’alpe
«Non vogliamo lamentarci, solo poter continuare a vivere in quota»: la montagna che resiste chiede ascolto.

Solidarietà al margaro valsesiano che chiede una strada per l’alpe. «Non vogliamo lamentarci, solo poter continuare a vivere in quota»: la montagna che resiste chiede ascolto.
Solidarietà al margaro valsesiano che chiede una strada per l’alpe
Grande solidarietà al pastore valsesiano costretto a lottare contro burocrazia e istituzioni. Lo sfogo di Marino Tosi, margaro di Balangera che ogni estate si trasferisce con la moglie Maura all’alpe Oraccio, sopra Fervento, ha suscitato empatia e sostegno.
La sua lettera, pubblicata da Notizia Oggi, è diventata un simbolo della montagna che resiste: non chiede assistenza, ma strumenti per non essere dimenticata.
Una vita scelta con amore
Una pista per continuare a vivere
Piste forestali utili a tutti
Un altro commento pone la questione in termini pratici: «Purtroppo Marino non sei l’unico, ma quello che non capisco è perché non si possono creare queste piste forestali…». «Non hanno capito l’utilità che se ne avrebbe: portare giù i prodotti, per la forestale migliorare i controlli…».
Nel silenzio delle istituzioni, risponde la voce della gente. Una comunità che si riconosce in chi, come Marino e Maura, continua a presidiare la montagna nonostante tutto. Con dignità, fatica e amore.
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