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A 26 anni guida i volontari della casa di riposo

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Veronica Ferrari ha iniziato nel marzo del 2014 a fare l’animatrice all’interno dell’istituto della Provvidenza di Ghemme

Giovane, piena di entusiasmo e pronta a vivere l’istituto a 360 gradi: la 26enne Veronica Ferrari, di Fara, è la nuova presidente dell’associazione di volontariato “Marianna Vespolati Volonteri”, che opera all’interno dell’Istituto della Provvidenza di Ghemme. Nel marzo 2014 la ragazza ha iniziato a lavorare come animatrice all’interno della struttura: esattamente tre anni dopo, è arrivata per lei l’investitura anche nel mondo del volontariato.

«Ho festeggiato bene questo terzo anniversario – scherza Ferrari – sono molto contenta: ormai l’Istituto per me è come casa mia, perché sto davvero bene con gli ospiti. Ci tengo a fare qualcosa di più anche per loro: mi sembrava quindi una buona occasione fare parte anche dei volontari. Essendo sempre sul posto per lavoro, si possono capire meglio le esigenze degli ospiti». Formata come educatrice della prima infanzia, la neopresidente si mostra decisamente innamorata del suo lavoro: «Con gli ospiti ho imparato tante cose nuove che diversamente non avrei avuto modo di sapere. Torno a casa con moltissime cose da raccontare. Leggiamo per esempio il giornale insieme e loro approfondiscono, raccontandomi storie che hanno vissuto. Sto bene con loro e questo lavoro mi viene naturale».

Un incontro fra generazioni capace di arricchire entrambe le parti, dunque, che ha avuto inizio già in famiglia: «Ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei nonni – racconta – oggi non ci sono più, ma posso ricrearlo con i nostri ospiti, che spesso chiamo appunto “nonni”». Ferrari è pronta a tutto pur di fare felici gli ospiti: per esempio, portare da loro il suo cavallo. «Ha lo stesso colore dei cani golden retriever usati per la pet-therapy: cambia solo la taglia – ride – sapevo che agli ospiti avrebbe fatto piacere vederlo perché tanti di loro amano gli animali.

Infatti sono usciti in giardino e molti hanno voluto accarezzarlo, avvicinandosi anche con le carrozzine». Per il futuro, Ferrari si ripropone di proseguire con le attività del gruppo di volontariato già in corso, introducendo poi eventualmente qualche novità: «Voglio capire innanzitutto ciò che già fanno, in modo da non stravolgere le abitudini – annuncia – nei prossimi tempo organizzeremo la gita, poi penseremo a piccole cose in più che si possano fare nel quotidiano per gli ospiti». Naturalmente, le porte sono sempre aperte per chi vuole unirsi alla schiera dei volontari, tenendo compagnia agli ospiti e cimentandosi insieme in tante piccole attività. «I volontari fanno già moltissimo – sottolinea Ferrari – dall’aiuto con le colazioni ai compleanni. Ma se siamo in tanti, possiamo fare sempre qualcosa di più».

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