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A Boca sarà ripresentato il progetto per l’impianto di trattamento fanghi

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In paese e non solo si continua a temere per le conseguenze ambientali. Sempre contrario anche il Comitato Tutela

Terzo incontro in pochi mesi, l’altro giorno in Provincia a Novara, per affrontare la questione concernente il progetto per l’impianto di trattamento fanghi. Progetto ritirato dall’azienda ItalHousing, che tuttavia si dice pronta a ripartire con ulteriori approfondimenti e quindi con una nuova proposta. Alla conferenza hanno partecipato i vari enti competenti. Il progetto di ItalHousing riguarda la realizzazione di un impianto per il recupero di argille, fanghi e terre non pericolose in via Brughiera IV. I bochesi e i cittadini dei paesi limitrofi temono però conseguenze ambientali. Per questo, nei mesi scorsi, si era costituito un comitato. Una questione, quella dell’impianto, che la scorsa primavera aveva riunito nel “no” il consiglio comunale, allora retto dal sindaco Pierangelo Puricelli.

Durante la conferenza, sono state sottolineati alcuni aspetti del progetto le cui spiegazioni al riguardo avrebbero necessitato approfondimenti: «Gli argomenti riguardano la provenienza del materiale, la successiva destinazione dello stesso materiale e alcune fasi del trattamento – spiega Giuseppe Cremona, consigliere provinciale con delega all’ambiente e vicepresidente della conferenza -; un’altra questione, posta dal Comune di Boca, riguarda l’aspetto urbanistico: è stato presentato il problema della compatibilità del progetto con lo strumento urbanistico, ritenendo che quel tipo di struttura non possa essere realizzata in quel luogo».

Essendo già state chieste delle integrazioni durante le precedenti due conferenze dei servizi, l’azienda proponente, ItalHousing, ha scelto di ritirare il progetto per approfondire i temi richiesti e ripresentarlo in un secondo momento, probabilmente nel giro di qualche mese. «Essendo un progetto innovativo, alcuni tratti risultano difficili da illustrare – afferma il titolare Lanfranco Vicario –, ma credo che siamo riusciti a trovare la strada giusta e che sia stato definito bene tutto ciò che serve alla conferenza. Produrremo quindi questa documentazione, spiegando i vari passaggi nel modo in cui ci è stato richiesto. Anche per quanto riguarda il piano regolatore, abbiamo tutta la documentazione utile e considerando che nei dintorni sono state autorizzate altre attività industriali, la nostra non può essere incompatibile».

Sull’esito della conferenza si è espresso anche il Comitato Tutela Ambiente di Boca, che mantiene la sua posizione di contrarietà alla realizzazione dell’impianto. I membri ringraziano i cittadini e le realtà che hanno manifestato la loro opinione e si dicono «soddisfatti per l’esito della vicenda che conferma le motivate osservazioni in merito al ciclo di lavorazione, alla provenienza dei materiali lavorati e alla non conformità con le norme tecniche di attuazione del piano regolatore del comune di Boca» e si propone, per gli sviluppi futuri, di valutare la situazione, mantenendo la volontà di tutelare la salute dei cittadini e del territorio.

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