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A Borgosesia otorino e urologia ancora ”scoperte” nei fine settimana

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Intanto venerdì scorso l’assessore regionale Saitta ha assicurato che il punto nascite continuerà a esserci

All’ospedale di Borgosesia gli ambulatori di otorinolaringoiatria e di urologia continuano a non essere attivi nei fine settimana e nei festivi. E questo nonostante otorino sia ora rientrato a pieno organico dopo i problemi dei mesi scorsi. A denunciare il problema è il nuovo “Comitato permanente di sorveglianza e proposta a difesa della sanità Valsesiana e Vercellese”, nato a marzo a Gattinara, di cui è portavoce il sindaco della città, Daniele Baglione. «Se è vero che l’otorino è tornato alla completezza dell’organico – dice Baglione – è altrettanto vero che nel fine settimana continua a non essere garantita la reperibilità, dimostrando ancora una volta scarsa attenzione alle urgenze in un territorio che ha, tra le altre cose, una vocazione turistica e dove invece pare proprio che nei festivi non ci si possa ammalare. Altrettanto dicasi per l’urologia che nel fine settimana e nei giorni festivi non c’è, costringendo i valsesiani a farsi centinaia di chilometri in auto anche solo per mettere un semplice catetere».

D’altra parte, ci sono anche delle novità positive. Prima fra tutte, il concorso per il primario di medicina, che Borgosesia attendeva da sette anni. «E sembrerebbe – aggiunge Baglione – che i macchinari per le operazioni di cataratta siano stati acquistati. Queste notizie sono positive perché ci dimostrano che la strada che abbiamo intrapreso è giusta: il Comitato è stato infatti creato con lo scopo di sorvegliare la funzionalità del sistema sanitario locale e proporre soluzioni intelligenti».

Ma i problemi che restano irrisolti sono pesanti. «Ad oggi – ricorda ancora Baglione – non vi è alcuna certezza del mantenimento e del rilancio del punto nascite di Borgosesia che, ricordo, è l’unico presente in Valsesia. E non si sa nemmeno se verrà mantenuto aperto». Un’altra problematica segnalata da tempo è la scarsità dei medici di base che non riescono ad essere in un numero sufficiente per tutta l’area valsesiana (vedi i recenti disagi nella zona di Quarona e di Cellio).

«Ci dicono che si fanno i concorsi per cercare il personale ma non partecipa nessuno o se partecipa, nessuno vuole venire in Valsesia. Forse – osserva il sindaco di Gattinara – anziché reiterare i concorsi con le stesse modalità e con gli stessi scarsi risultati, andrebbero pensate soluzioni diverse per rendere attrattivo lavorare nei nostri territori e per raggiungere più professionalità. Noi abbiamo dato ampia disponibilità nel dare un sostegno alla Asl anche nella ricerca di personale specializzato, facendo circolare i bandi o contribuendo all’ideazione di incentivi o altre iniziative».

Venerdì sera, intanto lo stato maggiore del Pd regional, è venuto a Borgosesia proprio per parlare di sanità. Il circolo Acli di Aranco ha ospitato un incontro sul tema “Guardando al futuro”: l’ospedale Santi Pietro e Paolo e la sanità in Valsesia”. Sono intervenuti l’assessore regionale Antonio Saitta, il sottosegretario Luigi Bobba, i consiglieri regionali Giovanni Corgnati e Gabriele Molinari, con il coordinamento del segretario provinciale Gian Paolo De Dominici. Saitta ha assicurato che il punto nascite di Borgosesia continuerà a esserci e ha criticato l’istituzione del Comitato.

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