Attualità
A Quarona sbarca il ”baratto amministrativo”
Il progetto è rivolto a inquilini di alloggi comunali che sono in ritardo con il pagamento degli affitti arretrati
A Quarona è possibile mettersi in regola con i pagamenti dell’affitto svolgendo piccoli lavori manuali. E’ un progetto messo in campo dall’amministrazione comunale, che ha recentemente fatto il punto della situazione sui canoni ancora da percepire dai propri affittuari. In paese il Comune è proprietario di alcuni alloggi in via Lanzio (nell’ex municipio) e a Villa Rolandi. Non tutti gli inquilini però sono in regola con i pagamenti e per chi ha debiti precedenti al 2014 l’amministrazione comunale ha pensato al “baratto amministrativo”, un’agevolazione per le fasce deboli prevista per legge. In pratica i debiti vengono sanati attraverso incarichi a beneficio del paese. «Il baratto amministrativo viene offerto a chi non risulta in regola con il pagamento del canone d’affitto – spiega il sindaco Sergio Svizzero -. I debiti verranno rimborsati attraverso lavori manuali stabiliti dall’ufficio tecnico: interventi quali la pulizia delle strade, le tinteggiature, passando per la cura del verde».
Come punto di partenza il Comune ha stanziato un importo limitato, pari a duemila euro, ma del resto non sono molte nemmeno le persone coinvolte nel progetto. «E’ un’iniziativa che accontenta tutti – osserva il primo cittadino -: da un lato alcuni quaronesi hanno chiesto di poter usufruire del baratto amministrativo e dall’altro il Comune non ha le risorse economiche sufficienti per arrivare dappertutto; per esempio non si riesce a tenere le vie e le piazze del paese pulite come vorremmo».
Il progetto è rivolto a quei cittadini che si trovano in difficoltà economiche come dimostrato dalla dichiarazione Isee, che deve dimostrare un reddito basso. «Riteniamo che un’iniziativa di questo genere possa rappresentare una valida opportunità anche al fine della valorizzazione della persona e delle sue capacità – aggiunge Svizzero -, con effetti positivi sul piano psicologico, perchè la si fa sentire utile».
Per l’anno in corso sono stati stanziati duemila euro, che verranno erogati sotto forma di voucher del valore di 7,50 euro per ogni ora di lavoro prestata. Se dovessero arrivare più domande rispetto all’importo fissato, verrà stilata una graduatoria in base alle fasce sociali più deboli o al valore Isee più basso.
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