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«A Trivero accade che i consulenti vincano gli appalti»

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Intervento di Piero Casula e Sandro Delmastro Delle Vedove

A margine dell’ultimo consiglio comunale di Trivero, riceviamo e pubblichiamo.

«Vorremmo tornare su un fatto di cui si è parlato anche nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di Trivero, ponendo alcune domande ai nostri amministratori. Il fatto è questo: il 17 ottobre scorso in municipio a Trivero si è tenuta una riunione dedicata al futuro progetto Sprar, di cui all’epoca non era nemmeno uscito il bando di appalto. A questa riunione erano state invitate le associazioni che potevano essere interessate, con l’obiettivo di renderle informate e partecipi, grazie anche alla presenza di alcuni “esperti” del settore. A questa riunione, oltre alle associazioni e questi esperti, c’erano il vice sindaco e l’assessore competente. Risulta che questi “esperti” chiamati dal Comune erano un rappresentante della Caritas e un operatore della cooperativa Maria Cecilia, quella che poi avrebbe partecipato in solitudine e vinto l’appalto per la gestione dello Sprar.

Prima domanda: è vero che in quella sede, davanti agli amministratori, il rappresentante della Caritas ha chiaramente annunciato che la coop Maria Cecilia lì presente, appoggiata dalla stessa Caritas, avrebbe partecipato alla gara di appalto? In effetti, in seguito alcune associazioni triveresi sono state invitate proprio da Caritas ad aderire in modo formale al progetto presentato dalla coop Maria Cecilia per aggiudicarsi l’appalto.

Se però fosse vero che durante quella riunione si è parlato dell’appalto, allora a nostro avviso sorgerebbe un problema: quelli che erano stati invitati come “consulenti” disinteressati si sarebbero infatti rivelati in quella sede “soggetti economici” interessati a un appalto da 580.000 euro che l’Amministrazione stava per pubblicare. Da qui la seconda domanda: la nostra amministrazione ritiene normale che un soggetto interessato a un proprio appalto venga invitato in municipio a confrontarsi con le associazioni proprio in merito a quell’appalto? E’ chiaro che Caritas, coop Maria Cecilia e chiunque altro possono liberamente contattare le associazioni per i propri scopi: ma privatamente. Certamente non in municipio e non davanti agli amministratori.

Quindi, terza e ultima domanda: ammettendo pure la buona fede di aver invitato il 17 ottobre come “esperti” delle persone che solo durante la riunione si sono invece rivelati soggetti economici interessati, non ritiene la nostra amministrazione che a quel punto si sarebbe dovuto immediatamente interrompere quella riunione, così da evitare la sgradevolissima sensazione che il Comune non fosse del tutto “super partes” in quella gara di appalto? Grati se i nostri amministratori vorranno risponderci con chiarezza».

Piero Casula
Sandro Delmastro Delle Vedove

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