Attualità
Addio a Graziella di Trivero, la vita segnata da un incidente d’auto
In sua memoria donazioni all’associazione “Antonio Barioglio”
Il Triverese in lutto per Graziella Bertana: è scomparsa a 69 anni. Viveva col marito Dino Festa Bianchet in frazione Barbato. La loro è una famiglia molto unita, anche nella disgrazia che aveva coinvolto la triverese, segnandone inevitabilmente tutta la vita. Una ventina di anni fa infatti Graziella aveva subito un grave incidente sulla strada che conduce da Trivero verso il centro abitato di Valle Mosso. La donna era uscita di strada in via Bacconengo, poco prima del curvone dove c’è il punto vendita di arredamenti, ed era finita giù per la scarpata dalla parte dove si trova un’autofficina. A seguito del trauma e delle ferite riportate in quell’episodio, era rimasta paralizzata e costretta a vivere sulla sedia a rotelle, sopportando con coraggio le sofferenze che ne erano derivate.
Ma questo dramma non aveva impedito alla coppia di vivere la vita del paese e della frazione. In tanti infatti se la ricordano alle varie feste o manifestazioni, seguita con amore dal marito e dai familiari.
Prima dell’incidente lavorava a Valle Mosso, in una mensa aziendale della zona. Era molto legata al suo lavoro e alla famiglia a cui era molto unita. Faceva parte, sempre con il marito, dell’associazione Santa Lucia di Barbato che si occupa della valorizzazione delle tradizioni e della frazione triverese. A ricordarla è il presidente Bruno Festa Bianchet, che la conosceva bene ed era legato alla famiglia: «Graziella era davvero una bella persona – dice Festa Bianchet –. Era tesserata alla nostra associazione e partecipava ad ogni nostra iniziativa. Ho un bel ricordo di lei e della sua forza di volontà, anche dopo l’incidente che aveva cambiato la sua vita. La sua era una famiglia unita che l’ha sempre sostenuta e l’ha aiutata. Provo molta ammirazione per il marito Dino, che aveva per lei una dedizione ammirevole. Non le ha mai fatto mancare nulla partecipavano alla vita sociale, andavano insieme al mare o in montagna. Anche i figli erano molto uniti a lei, era circondata da una famiglia che l’ha amata molto e che ha amato. Lascerà in noi un grande ricordo fatto di momenti semplici ma intensi e pieni di significato. Per tutti è una grande perdita e lascerà un vuoto nella nostra frazione e in chi ha avuto modo di conoscerla».
La comunità si è stretta al dolore dei familiari e ha partecipato, nella mattinata di martedì, al funerale della donna. Oltre al marito Dino Graziella lascia i figli Nausica e Fabio con le rispettive famiglie e i nipoti, che adorava e ai quali era molto legata.
Per volontà dell’estinta e dei suoi cari, l’invito a tutti è stato di non spendere per fiori e corone ma di fare offerte destinate all’associazione Antonio Barioglio, che opera nel Triverese in campo sociale e segue a domicilio, le persone che hanno difficoltà. La donna ora riposa nel cimitero del paese.
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