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Alberghi alta Valsesia: raffica di disdette fino al 7 gennaio

Alberghi alta Valsesia: «Stiamo stilando un vademecum per far capire che in Valsesia si può venire in vacanza in sicurezza».
Alberghi alta Valsesia: raffica di disdette fino al 7 gennaio
Finora tante disdette per gli alberghi dell’alta Valsesia da parte dei turisti. Alla luce dell’ultimo Dpcm molte prenotazioni sono saltate. Confermate invece quelle dal 7 gennaio in avanti quando, almeno in teoria, si tornerà alla normalità.
Consorzio a fianco dei Comuni
Il presidente del Consorzio Monterosa Marco Torri sta lavorando a fianco di Comuni, strutture ricettive, ma anche maestri e scuole di sci, oltre a guide per cercare di far trovare la Valsesia pronta e sicura per l’arrivo dei turisti. «Oggi si respira un’aria sconfortante – osserva -, ma il messaggio che vogliamo dare è di sicurezza. Anche i vari Comuni dell’alta Valsesia stanno organizzando attività che possano far sì che ci sia un minimo di turismo come ciaspolate e sci di fondo. Non sono sport di massa, ma è comunque un primo segnale per iniziare a fare turismo».
Chi sarà aperto?
Con le condizioni poste dal Dpcm ci si domanda anche quali strutture alberghiere saranno aperte. «Stiamo lavorando in accordo con i Comuni per schedare le strutture che apriranno in questo periodo – riprende Torri -. C’è chi lo farà prima di Natale e chi invece dopo il 7 gennaio. Pensiamo anche a organizzare un elenco da mettere a disposizione del turista per cercare di dare un servizio in più alla clientela».
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Si lavora molto sulla sicurezza
«Stiamo spulciando tutte le normative regionali – sottolinea Torri – per dare le linee guida agli albergatori su come comportarsi. Vogliamo fare un vademecum per tutti e ci stiamo rapportando con il Comune di Alagna, il Comune di Scopello e la farmacia di Alagna per capire i vari servizi presenti, come i tamponi rapidi».
Turisti in arrivo
Con il passaggio a zona gialla e con la possibilità di muoversi da domenica qualche turista potrebbe anche arrivare in alta Valsesia. «Non ci aspettiamo una invasione – conclude Torri -, speriamo che ci sia un turismo discreto senza persone accalcate da nessuna parte. Come detto, vogliamo far passare il messaggio che in Valsesia si può venire a fare le vacanze in sicurezza».
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