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Allarme suicidio: i servizi dell’Asl di Biella

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Allarme suicidio: è importante sapere che l’Asl di Biella mette a disposizione diversi servizi per aiutare le persone che si trovano ad affrontare una crisi suicidaria. È una realtà che può colpire chiunque: è bene quindi ricordare che non si è soli, ma al contrario ci sono professionisti pronti all’aiuto a cui appoggiarsi per stare bene.

Allarme suicidio, i servizi

Una serie di servizi davvero preziosi e che è molto importante conoscere. «L’ultimo tragico episodio di una morte per suicidio avvenuto rende necessario richiamare un’informazione fondamentale – scrivono dall’Asl di Biella – quale aiuto e dove, nel territorio Biellese, possono ricevere le persone che, per svariati motivi, si trovano in una condizione di crisi suicidaria e pensano alla propria morte come soluzione per fuggire dalla loro sofferenza».

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Il team

«La Struttura Complessa (SC) Psichiatria dell’ASL di Biella è dotata di un team multiprofessionale, composto da Psichiatri, Psicologi, Infermieri e Assistente sociale, in grado di fornire aiuto psicologico, farmacologico, sociale e psicoterapeutico, individuale o di gruppo, a persone che possono avere tentato un suicidio, che hanno idee suicidarie. In tutte queste situazioni è possibile lavorare “in rete” con altri servizi dell’Azienda Sanitaria o del Biellese».

Familiari e amici

«La Psichiatria della nostra ASL fornisce inoltre interventi di aiuto per coloro che hanno perduto un familiare o un conoscente per suicidio, così come per coloro che possono essere stati testimoni di un suicidio». La situazione è infatti particolare: «Il lutto da suicidio è diverso dal lutto dovuto ad altre cause – aggiungono infatti dall’Asl – I familiari “sopravvissuti” a un suicidio sperimentano più intensi sentimenti di solitudine, vergogna, rifiuto e colpa. I sopravvissuti hanno un elevato rischio di sviluppare gravi condizioni di malessere psicofisico nel lutto da suicidio. È necessario perciò dedicare un sostegno specifico, a chi ne ha bisogno».

I contatti

L’attività, sia per i familiari o i conoscenti sia per chi attraversa una condizione a rischio di suicidio, si svolge presso i Centri di Salute Mentale di Biella e di Cossato.
Il contatto al servizio può essere effettuato direttamente anche senza impegnativa. È possibile rivolgersi al Centro di Salute Mentale di Biella, in strada Campagnè 7/A, al numero 0158461477: al Centro di Cossato, in via Milano 48 (01515159506) o inviare un’email all’indirizzo centrocrisi.psichiatria@aslbi.piemonte.it. In caso di emergenza è possibile rivolgersi anche al Pronto Soccorso dell’Ospedale dell’ASL di Biella, dov’è disponibile una consulenza psichiatrica tutti i giorni, 24 ore al giorno.

Non rimanere soli

«Chiunque può fare esperienza di una crisi suicidaria, non si deve restare da soli a confrontarsi con la propria disperazione – spiega il dottor Roberto Merli, direttore di Psichiatria dell’Azienda Sanitaria –. È importante sapere che cercare aiuto è la cosa più importante da fare, familiari, amici o professionisti della Sanità nel momento della crisi possono essere l’appiglio a cui aggrapparsi per rimanere in vita. Chiedere aiuto non è un atto di debolezza di cui vergognarsi, ma di intelligenza».

Il centro

Da ricordare anche l’esistenza del Centro di Psicotraumatologia e di Consulenza Psicologica, attività ambulatoriale dedicata alla cura di pazienti adulti vittime di gravi traumi psicologici. Le prenotazioni possono essere effettuate tramite il CUP Regionale al Numero Verde 800 000 500, il Cup delle Asl territoriali o le farmacie.

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4 Commenti

1 Commento

  1. moreno

    26 Agosto 2022 at 23:17

    il problema suicidi è complesso sia x la vittima che anche x chi ci specula moralmente in tutti modi, dal bullo al tormento e giudizi senza sapere e pregiudizi medioevali.
    ed e vero che e un problema di tutti, e chi si crede un santo, poi si nasconde se gli capita anche a lui

    • Orco

      27 Agosto 2022 at 8:52

      C’è una differenza sostanziale tra la lettera “e” (congiunzione) e la lettera “é” (accentata, verbo essere). Tralasciando questo “dettaglio” (che dettaglio non é) e l’uso della lettera “x” al posto della parola “perché”, focalizziamoci sulla frase “chi si crede un santo, poi si nasconde se gli capita anche a lui”: se “gli capita che a lui” (il suicidio) é piuttosto difficile che si nasconda.

  2. moreno

    27 Agosto 2022 at 10:19

    va bene giudice maestro
    oh maestro giudice, boh
    insegnami la scrittura moderna !!
    pero tu risolvi il problema suicidi eh !?

    • Orco

      27 Agosto 2022 at 18:07

      La “scrittura moderna”? Le basi della lingua italiana, si imparano alle scuole elementari. Le suggerisco di informarsi, se non le ha frequentate o se come è più probabile, ha bisogno di un ripasso. In quanto ai suicidi, l’Essere Umano è totalmente libero di disporre del proprio corpo e della propria vita come meglio crede, checché ne dicano certe leggi dettate da legislatori troppo influenzati da una certa religione e l’opinione pubblica di certe persone altrettanto troppo influenzate dalla stessa religione. Non c’è proprio nulla di complicato da capire o da risolvere: c’è chi chiede aiuto e chi non lo fa. E’ una scelta, esattamente come quella di vivere o di morire. Mio il corpo, mia la vita, mia la scelta.

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