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Alloggi disabili pronti da 15 mesi e mai usati. L’Associazione handicappati: qual è il problema?

A Portula non è ancora partito un progetto voluto e sostenuto dal territorio.

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Alloggi per disabili pronti da 15 mesi e mai usati. L’Associazione handicappati Valsessera: diteci qual è il problema. A Portula non è ancora partito un progetto voluto e sostenuto dal territorio.

Alloggi per disabili pronti da 15 mesi e mai usati

Perché l’ampliamento della Comunità alloggio “l’Albero” di Portula non viene ancora utilizzato? E’ questa la domanda che si pongono i responsabili dell’Associazione handicappati Valsessera.

«Non vogliamo fare polemiche – spiegano il presidente Giuseppe Giannattasio e la segretaria Laura Ugo – ma semplicemente capire e per dare delle risposte a chi ha contribuito con le offerte. L’ampliamento è stato inaugurato, con tutti gli onori, nel dicembre del 2021 e da allora non si è fatto nulla. Viene solo usata la palestra, che è intitolata a Lidia Burocco, il resto rimane chiuso. In origine il progetto prevedeva la realizzazione di mini alloggi, ma ora sarebbe utilizzato per ospitare altre cinque-sei persone con disabilità».

Un servizio per il territorio

La comunità alloggio si trova in frazione Masseranga a Portula, l’ampliamento ha interessato il piano terreno che un tempo ospitava la scuola dell’infanzia. Sono stati effettuati interventi di messa a norma e ristrutturazione e sono stati acquistati gli arredi.

«Non capiamo il perché – continuano i responsabili – è tutto pronto ed è già passato più di un anno dall’inaugurazione. Quando è partito il progetto le esigenze del territorio c’erano e pensiamo ci siano anche ora. Sarebbe un’opportunità per le persone disabili della Valsessera e Valsesia. Quindi la nostra domanda è: cosa sta bloccando l’apertura? Come mai non riusciamo ad avere informazioni in merito?».

La struttura è seguita dai servizi sociali dell’Unione montana dei comuni della Valsesia e a gestirla è la cooperativa Anteo. Attualmente gli ospiti sono undici.

Nessuna risposta

«Il 6 marzo – spiega Giannattasio – abbiamo inviato una lettera al presidente e al responsabile dei servizi alla persona dell’Unione montana della Valsesia per chiedere un incontro. Abbiamo evidenziato che questa richiesta è anche per dare delle risposte a chi, come noi, ci ha creduto e ha partecipato a questo progetto anche solo con un euro. I benefattori sono stati tanti, abbiamo organizzato eventi, raccolta fondi. Le fondazioni, enti, associazioni, privati cittadini hanno dato il loro contributo, quindi attendiamo semplicemente una risposta, senza alcuna polemica».

Dopo avere atteso risposte l’associazione Handicappati Valsessera è uscita allo scoperto.

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