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«Altri settanta profughi in Valsessera? Un incubo»

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In queste ore si stanno intrecciando voci molto preoccupate sulla possibe apertura di una grande comunità per ospitare profughi in Valsesera

Si fanno sempre più insistenti le voci che indicano nell’ex lanificio Fila una futura grossa comunità di accoglienza per migranti. Sono voci non confermate che trapelano in seno alle organizzazioni che in questi giorni si stanno disputanto il nuovo appalto dell’accoglienza profughi. L’ex lanificio Fila è un complesso enorme, da anni all’asta senza mai trovare un compratore, tanto che il prezzo è sceso al livello di un appartamento di buon livello. Non sembra esattamente l’ideale per ospitare persone, ma intanto se ne parla. Nulla di confermato, ma nemmeno di smentito. 

D’altra parte, è anche vero che il complesso è Fila comprende anche molte strutture abitative, non solo la fabbrica.

L’altro interrogativo è questo: se arriveranno, quanti saranno? Ed è qui che si prospetta un problema di quelli grossi: c’è chi dice 50, chi 70, chi addirittura 90 persone. «Anche con “solo” cinquanta stranieri – commentano gli amministratori della zona – si creano le premesse per una situazione ingestibile». Insomma, tutti sperano che queste siano solo voci uscite (o fatte uscire) solo per creare un po’ di subbuglio. Se ne dovrebbe sapere di più quando la Profettura deciderà in via definitiva come dividere, tra le coop e le associazioni he hanno risposto al bando di appalto, i 750 migranti del Biellese, tra quelli già presenti e quelli che arriveranno in primavera.

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