Attualità
Anche gli allevatori valsesiani in piazza per chiedere la tutela del latte italiano
L’importazione di latte dall’estero sta mettendo a rischio 8mila posti di lavoro solo in Piemonte
Pasquetta in piazza, oggi, per gli allevatori vercellesi e biellesi. In piazza a Torino, insieme ai colleghi dell’intero Piemonte, per condividere con i cittadini e le loro famiglie la necessità di dare una chiara informazione in etichetta sulla provenienza del latte e dei suoi derivati, a tutela della salute e a sostegno delle imprese.
«I nostri allevatori sono colpiti dalla più grave crisi del comparto lattiero-caseario degli ultimi anni che sta mettendo a rischio solo in Piemonte 8000 posti di lavoro» rimarcano i dirigenti della Coldiretti interprovinciale, oggi a Torino con il presidente Paolo Dellarole, il direttore Maria Lucia Benedetti e tantissimi produttori che, dalle terre alte di Biellese e Valsesia fino alla ‘Bassa’ pianura vercellese, hanno raggiunto piazza Palazzo di Città. «In questo momento di grave crisi della zootecnia da latte serve chiarezza – ha ribadito Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – abbiamo chiesto, infatti, all’assessore Giorgio Ferrero di conoscere in modo dettagliato le importazioni di latte estero per ogni singolo caseificio ed aprire così una stagione di vera trasparenza tra le parti. Chiediamo che il nostro latte sia remunerato con un prezzo etico e giusto: a questo deve, però, unirsi anche la volontà dell’agroindustria di costituire filiere 100% italiane che diano un concreto sostegno al comparto e a far ripartire l’economia della nostra regione.
Sono oltre 75 mila le tonnellate di latte in polvere importato in Italia che corrispondono a circa 8 milioni di quintali di latte, ovvero all’intera produzione piemontese.«Solo attraverso l’indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta anche per il latte Uht, lo yogurt e per le altre produzioni lattiero casearie possiamo tutelare il nostro prodotto italiano e territoriale – rimarca Dellarole – oltre a garantire la sicurezza alimentare. Hanno raccolto il nostro invito migliaia di cittadini che, stamane, hanno potuto degustare prodotti lattiero-caseari rigorosamente piemontesi e dimostrare di comprendere perfettamente il messaggio, esprimendo la volontà di essere al nostro fianco nella battaglia che Coldiretti continua a portare avanti».
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