Anche il vessillo della Valsesiana al 60 anniversario del Vajont

Anche il vessillo della Valsesiana al 60 anniversario del Vajont. Sono passati 60 anni da quella terribile sera del 9 ottobre 1963 quando un fianco del Monte Toc si è staccato piombando nelle acque dell’invaso provocando circa 2mila morti di cui 487 erano bimbi con meno di 15 anni.

Anche il vessillo della Valsesiana al 60 anniversario del Vajont

Nei giorni scorsi all’interno del bacino del Vajont un pubblico emozionato, partecipe ed attento ha preso parte ad una toccante commemorazione. L’emozione ha fatto salire un nodo alla gola a tutti, anche ad Alfredo Conti, vice presidente e presentatore della Fanfara. Tra i presenti anche il vessillo della Sezione Valsesiana.

La sfilata e la messa

La sfilata è stata preceduta dalla messa e, nella nuova chiesa, della vecchia sono rimasti pochi resti raccolti in un museo, capeggia la statua della Madonna ritrovata nelle acque del Piave a Fossalta di Piave, a 90 chilometri circa da Longarone il manto è rovinato, le mancano le mani ma è stata lasciata così! Così come non è stato restaurato il Gesù Bambino ritrovato dopo la catastrofe.
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Lunedì 9 ottobre a Fortogna, poco distante da Longarone, ove è sito il cimitero delle vittime del Vajont, accolto da due ali di folla, vessilli e gagliardetti degli alpini, fra cui ovviamente il nostro, e di altre associazioni e con la Fanfara Cadore schierata e che ha suonato “La parata degli eroi”, è giunto il presidente della Repubblica, per rendere omaggio a questo sacro luogo e commemorare le vittime proprio nel giorno del 60mo anniversario, all’interno del cimitero i soccorritori e un coro composto da circa 500 bambini provenienti da cori del Veneto e della Lombardia e che hanno alzato ognuno un cartoncino bianco con il nome dei bimbi morti nella tragedia e intonato diversi brani per il Presidente. Alla celebrazione erano presenti numerose autorità fra cui il presidente Zaia.

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