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Applausi agli Special Olympics per gli atleti di Passeportout

Un doppio terzo posto ottenuto da Sabrina Ubertalli. Con lei anche Maicol Bognetti e Lucio Ratti, oltre al tecnico Christian Gobbi per lo sci.

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Applausi agli Special Olympics per gli atleti di Passeportout. Un doppio terzo posto ottenuto da Sabrina Ubertalli. Con lei anche Maicol Bognetti e Lucio Ratti, oltre al tecnico Christian Gobbi per lo sci.

Applausi agli Special Olympics per gli atleti di Passeportout

Gli atleti speciali dell’associazione Passeportout sono stati protagonisti ai Giochi mondiali invernali Special Olympics che si sono svolti sulle montagne torinesi. Sabrina Ubertalli, che vive in Valsessera, ha conquistato un ottavo posto nei 200 metri nella corsa con le racchette, poi un terzo posto nei 100 metri e un terzo posto nella staffetta 4×100.

Maicol Bognetti è invece giunto sesto nei 100 metri e ottavo nei 200 metri. Lucio Ratti invece quarto nei 200 metri ed è stato in finale nei 400 metri. A completare la delegazione della Passeportout c’era anche il tecnico Christian Gobbi.

«C’è grande soddisfazione – racconta la presidente Francesca Vinzio – perché questi risultati sono il risultato di un lungo percorso fatto di allenamenti, trasferte, incontri e scontri. Siamo contenti di queste finali e di questi mondiali, ma anche di aver portato un po’ di Valsesia a questo evento così importante».

I vent’anni di Passeportout

Ed è importante anche dare il giusto risalto ai risultati sportivi ottenuti. «Come presidente sono contenta per il terzo posto di Sabrina, è una ragazza sempre molto silenziosa e taciturna. Questo terzo posto l’ha rallegrata parecchio, soprattutto per la staffetta come ci hanno riferito i suoi genitori».

Passeportout in questi progetti è sempre in prima linea. «E’ una bella soddisfazione avere anche questa volta nostri atleti convocati. Quest’anno tra l’altro facciamo 20 anni, faremo una festa importante». E Vinzio ricorda il fine: «La nostra associazione segue i programmi Special Olympics e cerca di mettere in atto progetti collaterali. Come è successo per il carnevale inclusivo, ora ci sarà un progetto sulla sessualità nella disabilità. Insomma promuoviamo iniziative per vivere meglio l’inclusività tra ragazzi, famiglie e territorio».

Gli Special Olympics

Gli atleti Special Olympics, hanno un’età superiore agli 8 anni e provengono da tutta Italia. Ognuno è diverso, ha una disabilità intellettiva ma ha anche grandi potenzialità da valorizzare. Non esiste un limite di età, infatti due terzi degli atleti hanno più di 18 anni. Non esiste neanche un livello minimo di capacità richiesto.

Special Olympics offre opportunità di gareggiare e vincere a tutti i livelli di abilità. Molti iniziano praticando un solo sport, poi ne provano altri e spesso diventano atleti multidisciplinari

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