Attualità
Bar di Varallo: preoccupato per i miei dipendenti
Bar di Varallo, il titolare: «Un periodo devastante anche a livello emotivo».
Bar di Varallo, la preoccupazione
Quello dei bar rappresenta sicuramente uno dei settori molto colpiti a livello economico dalle misure che si sono rese necessarie per contenere il contagio da Coronavirus. Anche il Caffè Roma di Varallo, a due passi da piazza Vittorio, ha le serrande abbassate nel rispetto dei decreti firmati dal capo del Governo. «Noi siamo completamente fermi ed è un grosso problema – conferma il titolare Piercarlo Nino – e mentre non lavoriamo, le bollette arrivano ugualmente. Spero che in qualche modo le banche ci vengano incontro con della liquidità. La mia preoccupazione maggiore, però, è per i miei dipendenti. Io e loro siamo come una piccola famiglia e spero che venga accettata la domanda di cassa integrazione presentata nei giorni scorsi».
I comuni
«Quello che stiamo vivendo è sicuramente un periodo devastante, non solo economicamente ma anche emotivamente – prosegue – Devo dire che fare la richiesta dei 600 euro all’Inps è stato quasi umiliante: ci sono voluti tre giorni per procurarsi il “pin”, mentre loro hanno tutti i nostri dati e avrebbero potuto mandarci un bonifico tramite la banca. Sarebbe stato più semplice per tutti. Sono contento invece di come si stanno attivando i Comuni per aiutare le persone in difficoltà. Quello di Varallo, ad esempio, ci ha già rimborsato una parte della tassa rifiuti, un gesto concreto e importante».
Gli eventi
Per quanto si potrà andare avanti così? Impossibile dirlo adesso. «Penso che almeno per tutto il mese di aprile non potremo riaprire – conclude Nino – e bisognerà anche capire con che tipo normative ci faranno ripartire. Se saremo costretti a far rispettare la distanza di un metro tra i clienti, significherebbe lavorare al 50 per cento. Speriamo che con l’arrivo della bella stagione si riuscirà ad allestire almeno lo spazio esterno. E a proposito di estate, che ne sarà dell’Alpàa? Ho paura che questa manifestazione, così importante per la Valsesia possa essere compromessa da questa situazione… di solito i concerti dovrebbero già essere programmati in questo periodo».
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Elena
16 Aprile 2020 at 11:59
TEMO che per quest’anno l’Alpàa ce la possiamo scordare….come anche tutta la moltitudine di feste, sagre ed eventi estivi…. ?