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Borgosesia, l’ordinanza contro il ”volantino selvaggio” bocciata dal Tar

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La decisione dell’amministrazione risaliva all’autunno scorso

Non ha avuto vita lunga l’ordinanza con cui il Comune di Borgosesia intendeva porre un freno al dilagare di volantini e materiale pubblicitario nelle buche delle lettere e per le strade. Dopo la sospensione del provvedimento, anche il Tar si è pronunciato, su richiesta di una azienda lombarda del settore, annullando la validità dell’ordinanza. E la vicenda si chiude così, in quanto il Comune ha deciso di non impugnare la sentenza.

La decisione risale all’autunno scorso quando l’allora sindaco Gianluca Buonanno decise di mettere un po’ di ordine al volantinaggio selvaggio: per contrastare il proliferare di avvisi e depliant pubblicitari da buche delle lettere o lasciati sui vetri delle auto, veniva imposto alle società di chiedere l’autorizzazione in municipio e corrispondere 200 euro per contribuire alle spese per la pulizia della città; senza questi passaggi, il materiale pubblicitario sarebbe stato giudicato abusivo con una multa di 500 euro a carico dell’attività commerciale pubblicizzata. L’ordinanza del Comune non era ovviamente piaciuta alle aziende del settore e una di queste, la Newpenta service di Monza, che si occupa del recapito di posta pubblicitaria non indirizzata per conto di decine di supermercati e centri commerciali del nord e centro Italia, si è rivolta al Tar per chiedere l’annullamento di un «provvedimento illegittimo. L’accesso alle cassette delle poste non può essere gestito con decreti di natura politico-amministrativa. Non è possibile porre paletti a una attività libera e regolare».

Il ricorso aveva già portato nell’immediato alla sospensiva dell’ordinanza, che ora è stata annullata dopo che il Tar Piemonte aveva riconosciuto la validità delle motivazioni espresse dalla Newpenta. La sentenza del Tribunale amministrativo regionale stabilisce che quanto disposto dal Comune «non è applicabile, in quanto contrastante con sovraordinate disposizioni legislative, norme regolamentari recanti disposizioni in materia di distribuzione di materiale pubblicitario». In sintesi un Comune non può applicare norme e regole su un’attività come la distribuzione di volantini. E di fronte al responso del Tar, il Comune di Borgosesia ha deciso di non impugnare la sentenza e di revocare l’ordinanza.

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