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Borgosesia, la casa di riposo premia i suoi sciatori ”speciali”

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Sono Simone Giardino e Manuela Armari. Hanno gareggiato a Bormio e li accomuna l’impegno nel volontariato presso la struttura di Sant’Anna

Sono saliti sul podio degli “Special Olimpycs” di Bormio e l’altro giorno lo hanno fatto anche alla casa di riposo di Sant’Anna. A essere premiati sia sulla neve che in città sono Simone Giardino, 25 anni di Borgosesia, e Manuela Armari, 35 anni di Varallo. Nella vita dei due giovani non c’è solo lo sci e lo sport: ciò che li accomuna è anche il volontariato nella struttura per anziani cittadina. Ed è proprio lì mercoledì della passata settimana il personale della casa di riposo ha deciso di premiarli per i loro risultati sportivi. Salutati da un lungo e fragoroso applaus, gli sportivi valsesiani, portacolori dell’associazione Passeportout, hanno fatto il loro ingresso nel salone di Sant’Anna: ad accoglierli c’erano gli ospiti della casa di riposo, tutto il personale, familiari e amici.

E un podio, sul quale sono saliti i due giovani: «Dopo tante gare faticose che bella soddisfazione è stata aver conquistato addirittura tre medaglie – ha commentato Manuela Armari -. Se la fatica è stata tanta, la felicità che ho provato è sicuramente maggiore. Rifarei tutto già domani, mi è piaciuto moltissimo, non ci sono parole per dire quanto grande è l’emozione provata in quei giorni». Anche per Simone Giardino c’è il ricordo di un’ottima esperienza: «Mi sono divertito moltissimo – ha detto -: mi piace sciare, e lì ho potuto farlo bene anche perché la neve era ottima. Ma non soltanto: è stato importante partecipare a quella competizione perché ho potuto conoscere nuove persone, incontrare amici con i quali mi sono divertito molto».

Sia Manuela che Simone sono ragazzi molto conosciuti alla casa di riposo: entrambi sono volontari molto attivi. Simone il mercoledì pomeriggio segue la fisioterapia per gli anziani, in particolare l’attività di ginnastica di gruppo. Manuela è stata volontaria per una decina di anni, ha smesso soltanto qualche mese fa per la difficoltà di far coincidere l’impegno in altre attività. Mercoledì l’emozione non è stata provata soltanto dai giovani e dai loro genitori, ma da tutto il personale: «Li conosciamo molto bene, sappiamo quanto sanno dare senza mai chiedere nulla in cambio – dice Nadia Segato, direttrice della casa di risposo -: ci mettono impegno, e sono sempre felici. Abbiamo tutti da imparare da questi giovani». Durante la festa in casa di riposo sono state proiettate le immagini delle gare, dei momenti più significativi vissuti dai giovani durante gli “Special Olympics”. E non soltanto: sono state preparate le torte in ricordo delle vittorie conquistate dai volontari sciatori.

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