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Borgosesia: «Noi stiamo dalla parte del parroco»

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Dopo le accuse mosse dal sindaco, un gruppo di borgosesiani si schiera dalla parte del parroco

«I problemi dell’attuale momento e le tensioni che da essi nascono non giustificano il tentativo di offendere chi ha un modo diverso di vedere la realtà. Siamo dispiaciuti, oltreché stupiti, dalle accuse mosse contro di lei dal sindaco Buonanno tramite giornali locali, manifesti e volantini diffusi capillarmente in questi giorni a Borgosesia». Inizia così una lettera che un gruppo di cittadini di Borgosesia hanno sottoscritto per dare solidarietà al parroco don Ezio Caretti, duramente criticato dal sindaco Gianluca Buonanno per la linea tenuta sull’accoglienza dei migranti. La lettera è stata inviata al parroco stesso, ma anche al sindaco, al vescovo e al prefetto. Come si ricorderà, tra le altre cose Buonanno aveva accusato il parroco di aver assunto l’iniziativa di ospitare un gruppo di profughi all’Acli senza avvertire il Comune.

Così proseguono i firmatari: «Solo perché, anche a Borgosesia come in altri Comuni, il governo e la prefettura cercano le soluzioni più adeguate per accogliere alcuni profughi. Forse a lei, don Ezio, si rimprovera la colpa di aver permesso l’utilizzo, a tale scopo, di una parte di un edificio parrocchiale di Aranco, qualora questo venga riconosciuto adeguato o venga adattato alle condizioni necessarie. Ma nessuno che la conosca poteva pensare che lei si rifiutasse a un’iniziativa che, prima ancora di essere cristiana, è semplicemente umana: accogliere rifugiati che sono senza casa. E’ anche rispondere concretamente e realmente alle attuali e pressanti richieste di Papa Francesco.

«E, se fatta con disponibilità e con la dovuta continua attenzione da parte delle autorità competenti, sarà possibile fare questa accoglienza in buone condizioni per tutti, per chi accoglie e per chi è accolto. D’altronde, da più di 20 anni, da quando lei è parroco di Borgosesia, chiunque la conosca conosce la coerenza con cui vive la sua fede, rendendosi disponibile a tutti, sempre aiutando i poveri e chi ha bisogno. Tanto da esserci di costante esempio per una vita ricca di spirito e di umanità quanto priva di ornamenti e inutili agiatezze. E’ per questo che vogliamo esprimerle la nostra completa solidarietà rispetto alle ingiustificate e offensive accuse rivolte dal sindaco Buonanno a lei. Soprattutto vogliamo ringraziarla per la continua guida di vita cristiana che lei ci offre e offre a tutti, al di sopra di ogni schieramento partitico».

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