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Borgosesia: non ci sono soldi per finire i lavori e ampliare il liceo

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I rappresentati degli studenti: «Il cantiere “abbandonato” deve restare visibile per testimoniare come lo Stato si interessa alla nostra scuola»

Ormai sono quattro anni che i lavori di costruzione della nuova ala dell’Istituto “Ferrari” di Borgosesia sono fermi. E lo resteranno ancora: lo ha confermato la Provincia a dirigente scolastico e rappresentanti degli studenti. La ragione è la mancanza di soldi, e l’unica via per cercare di sbloccare la situazione sarebbe l’intervento del ministero. Intanto, l’ente provinciale farà eseguire alcuni interventi nella sede di viale Varallo per risolvere le criticità segnalate dagli studenti. I lavori per la realizzazione di una palazzina sul retro della sede principale si sono arrestati nel 2013 (il progetto risale al 2009, poi ci sono stati appalti non andati a buon fine o sospesi a metà dell’opera) e per ovviare all’assenza di aule i liceali sono costretti a spostarsi, ogni giorno a rotazione, in locali messi a disposizione nell’istituto tecnico “Lirelli” di Agnona; da quest’anno anche le lezioni di educazione fisica vengono seguite nella palestra dell’Itis.

Il caso del cantiere infinito del liceo “Ferrari” è stato esaminato qualche giorno fa in un incontro promosso dalla Provincia: il presidente Carlo Riva Vercellotti ha fatto visita alla scuola per fare il punto della situazione. All’incontro, con dirigente e vice, erano presenti i rappresentanti d’istituto del liceo, Chiara Galazzo e Nicolò Barbero. All’orizzonte non c’è alcuna soluzione: «E’ stato ribadito che la Provincia non ha le risorse economiche necessarie per avviare un nuovo appalto – spiegano gli studenti -, e una soluzione resta quindi remota. Invieremo a breve al ministero una lettera, condivisa da studenti, Provincia e scuola, per rimarcare quanto accade, nella speranza che possa portare qualche effetto, possibilmente per un finanziamento che permetta di continuare i lavori. Siamo abbastanza sfiduciati. Nonostante gli sforzi affinchè tutto funzioni regolarmente, è evidente che da otto anni gli studenti stanno subendo un danno pesante sotto il profilo dell’istruzione: è sufficiente ricordare che, quando sono ad Agnona, le classi sono nell’impossibilità di svolgere attività di laboratorio».

Se per la nuova ala le prospettive sono pessime, gli studenti hanno invece avuto la conferma dell’avvio di interventi per sanare alcune criticità: «La Provincia aveva intenzione di coprire l’area del cantiere con un grosso telo termico, utilizzando ventimila euro – evidenziano i rappresentanti degli studenti -. Abbiamo chiesto che la somma venisse utilizzata per lavori più urgenti, ed è stato accolto». I lavori sono stati definiti dopo aver ascoltato le esigenze di tutti gli studenti: «Abbiamo raccolto le carenze principali: le riparazioni delle porte dei bagni del piano superiore a cui mancano molti meccanismi di chiusura, la manutenzione del soffitto di un’aula in cui è presente un buco di grandi dimensioni, la dotazione di valvole termostatiche per i termosifoni affinchè sia possibile regolare il riscaldamento ed evitare sprechi. E’ stato assicurata la risoluzione di queste problematiche. Difficile invece risolvere quanto non va nella succursale di Agnona, dove abbiamo riscontrato grosse carenze riguardanti le palestre, sia per le temperature “polari” che per la pulizia». Il cantiere “abbandonato” resterà invece a piena vista: «Questo per noi ha anche un valore simbolico – concludono gli studenti -: deve restare visibile per testimoniare come lo Stato si interessa alla nostra scuola».

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