Borgosesia per due giorni capitale dell’Aib

Un’ottantina di persone da tutta la provincia hanno partecipato all’esercitazione sul Monte Aronne

L’Aib di Vercelli ha scelto Borgosesia per le esercitazioni provinciali. L’evento organizzato nei giorni scorsi ha coinvolto circa 80 i volontari presenti, divisi in nove squadre provenienti da tutta la provincia e con l’ausilio di 20 mezzi. Presenti alla giornata l’ispettore provinciale Corrado Busnelli, gli ispettori regionali Nicola Caldera e Alfonso Curella e una rappresentanza dello staff regionale addetto alla logistica e l’unità di coordinamento avanzato.

I volontari hanno partecipato a quattro corsi teorici: il primo è stato sull’uso degli apparati radio, strumento importantissimo in caso di emergenza in quanto in grado di arrivare su qualsiasi scenario, anche dove il segnale telefonico potrebbe non essere presente. «Una delle prime conseguenze a una calamità – spiega Busnelli – è quasi sempre il collasso delle linee telefoniche, quindi un buon uso delle radio diventa indispensabile per gli operatori e il coordinamento». Il secondo intervento verteva sulle procedure operative principali da adottare dalle squadre, sull’uso di una specifica applicazione Aib che permette di ricevere e di trasmettere in tempo reale dati importanti sugli interventi aperti. «Ancora una volta – prosegue Busnelli – è fondamentale ricordare che il corretto utilizzo degli strumenti informatici e delle linee guida garantisce una maggiore sicurezza dei volontari e sicuramente più efficienza negli interventi».

Gli altri due corsi sono stati prettamente operativi: in uno sono stati spiegati la posa e l’uso della linea ad alta pressione, «uno strumento complicato ma basilare per poter portare acqua a certe altezze quando la stessa non è presente – dice ancora l’ispettore provinciale -. In un territorio come quello valsesiano questa tecnica per intervenire sugli incendi boschivi è da tenere presente molto spesso. L’ultimo intervento ha visto un “ripasso” sugli incendi boschivi, partendo dai tipi di fuoco, agli scenari e ai luoghi dove si sviluppano, ai tipi di interventi possibili ed alle tecniche per contrastare il fuoco».

Si è poi passati alla pratica con la registrazione degli equipaggi, la formazione delle colonne mobili e la partenza verso il monte Aronne di Borgosesia. Qui, divisi su tre scenari differenti, i volontari a rotazione hanno potuto mettere in pratica le proprie competenze in ambito antincendio boschivo. La prima prova ha coinvolto le squadre sulla simulazione di spegnimento incendio con l’uso degli automezzi specifici muniti di modulo, mentre la seconda colonna mobile era impegnata nella simulazione con l’uso degli strumenti manuali e la realizzazione di un taglia-fuoco; la terza colonna mobile, infine, era impegnata nelle operazioni di posa e messa in opera della linea di alta pressione, per portare l’acqua dal torrente a un dislivello di circa 150 metri.

L’evento si è concluso con un briefing finale, la consegna degli attestati di partecipazione e il pranzo organizzato in sede dai volontari addetti alla cucina.

«Questa esercitazione – conclude Busnelli – era stata programmata a inizio anno con l’amministrazione comunale di Borgosesia e vogliamo ringraziare il commissario Elena Daghetta per la disponibilità. Personalmente mi ritengo molto soddisfatto sui risultati ottenuti dai due giorni di lavoro, sia dal punto di vista formativo sia sotto l’aspetto pratico, senza mai dimenticare il terzo obiettivo, quello umano. Oggi le singole squadre da sole poco possono fare e gli ultimi eventi lo hanno dimostrato. Pertanto, poter contare sulla sinergia di più volontari provenienti da squadre diverse, diventa la vera forza in grado di contrastare gli incendi boschivi o le piccole calamità naturali». Circa un mese fa le squadre Aib della zona sono state impegnate nello spegnimento del vasto incendio che si è sviluppato a Varallo, nella zona boschiva dietro l’istituto alberghiero.

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