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Borgosesia ricorda Gianni Sturaro: amico di tutti, aveva solo 58 anni

Attivo nelle associazioni cittadine, è stato alpino e nel carnevale: faceva parte del comitato Cravo ed era cuoco della busecca.

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Gianni Sturaro

Borgosesia ricorda Gianni Sturaro, mancato a 58 anni. «Amava la compagnia, aveva un sorriso per tutti»

Borgosesia ricorda Gianni Sturaro

Ha sempre avuto un sorriso per tutti, amava la compagnia, l’allegria e gli animali. A soli 58 anni è morto Gianni Sturaro, vinto nella mattinata di lunedì 9 gennaio da un male contro cui combatteva da tempo.

Sono in tanti ora a piangerlo, a ricordare con affetto la sua amicizia, a stringersi al dolore della famiglia. Attivo nelle associazioni cittadine, è stato alpino e amico del carnevale. Il funerale è stato celebrato mercoledì 11 in chiesa parrocchiale. Oltre alla moglie, il borgosesiano lascia la mamma Azzurra, il fratello Roberto e la cognata Mascia.

Il ricordo della moglie Lia

Sturaro era nato a Borgosesia il 26 novembre 1964, e in città ha sempre vissuto. Abitava in viale Varallo con la moglie Lia Mauri, sposata il 23 ottobre del 2004, e i loro adorati animali: il cane Toffy e la gatta Maya. Aveva lavorato per anni come giardiniere per il negozio Mortigliengo.

«Gianni era una persona veramente speciale – ricorda la moglie Lia –. Si arrabbiava difficilmente, e quando capitava subito gli tornava il sorriso. Amava la compagnia, per questo ha fatto parte di diversi gruppi a cui dedicava il tempo libero».

Era possibile incontrare Sturaro in giro per Borgosesia, quasi sempre in compagnia di Toffy, l’amato cagnolino. «Non usciva quasi mai di casa senza portare con sé Toffy – prosegue Lia –. Lui e il nostro gatto, Maya, hanno significato moltissimo per noi. Gianni li trattava con ogni attenzione, li viziava e coccolava come se fossero figli. Ecco perché ho voluto che sull’epigrafe ci fossero anche i loro nomi».

Una vita con gli alpini

Sturaro è stato anche alpino, prima nel gruppo di Valbusaga e successivamente con quello di Borgosesia. Molte penne nere hanno partecipato al funerale; e durante la celebrazione è stata letta la preghiera dell’alpino.

«È stato un alpino molto attivo nel nostro gruppo – lo ricorda Renzo Barberis Vignola, già capogruppo degli alpini di Borgosesia –, era anche stato alfiere. Lui c’era sempre, che fosse il raduno al Tovo o le nostre castagnate, l’adunata o le varie iniziative che organizziamo. Si era anche impegnato a sistemare i sentieri e la fontana del Tovo. Era una persona sulla quale poter sempre contare».

E per il Carnevale…

Sturaro aveva pure fatto parte del Comitato di Cravo. «Da quando ho conosciuto Gianni non ricordo abbia mai perso un Mercu Scurot – conclude la moglie –. Per lui il carnevale significava stare in mezzo alla gente, incontrare amici e divertirsi in compagnia, quindi non poteva rinunciare». Per alcuni anni era stato anche uno dei cuochi che preparano la busecca in piazza nel giorno di apertura della manifestazione.

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