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Borgosesia ricorda Giovanni Vercella, l’uomo che aprì la Standa

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Fu direttore della Filodrammatica e ideatore del “Gruppo teatro mille”

Le sue grandi passioni erano il teatro e la recitazione. Per decenni Giovanni Vercella Baglione è stato regista di compagnie teatrali locali, una passione che ha portato avanti al fianco della vita professionale nell’ambito del commercio: titolare di una attività di vendita all’ingrosso di prodotti alimentari con il fratello Pietro, all’inizio degli anni Settanta aveva aperto la Standa di via Sesone, uno dei primi supermercati sorti in città.

Nel 1964 Vercella entrò a far parte della Filodrammatica Mario Barbonaglia: «Ci venne a conoscere dopo una nostra rappresentazione – ricorda Angela Busto, attrice del gruppo teatrale legata a Giovanni da un rapporto fraterno -. Lui allora viveva già il mondo teatrale, ne era sempre stato appassionato. Chiese se fosse possibile far parte della compagnia e venne subito accolto. Della Filodrammatica divenne il regista. Giovanni è sempre stata una persona speciale, di enorme umanità, capace di trasmettere carisma e infinito affetto senza mai chiedere nulla in cambio. Grazie alla sua regia, sempre molto discreta e incoraggiante, portammo in scena spettacoli indimenticabili».

Sotto la sua direzione la Filodrammatica cambiò nome, trasformandolo in quel “Gruppo teatro mille” con cui è stata per anni conosciuta anche oltre i confini locali: «Era il 1970 e in occasione di un evento teatrale che si svolse nel Biellese, Giovanni ci propose di cambiare il nome del gruppo – continua Busto -. La scelta cadde su “Gruppo teatro Mille” che gli sembrava più nuovo e accattivante. Fummo tutti d’accordo e da quel momento ci facemmo conoscere con quel nome. Come “Teatro Mille” portammo le nostre rappresentazioni su numerosi palchi valsesiani e valsesserini, ma soprattutto anche al di fuori dalla regione, cosa che non era così scontata per una compagnia locale. Tutto questo fino al 1984, anno in cui il gruppo si sciolse».

Giovanni Vercella Baglione è stato attivo anche all’interno dell’associazione Pro loco, gestendo l’organizzazione di spettacoli e stagione teatrale: «Anche nella Pro loco cittadina – conclude Busto – Giovanni riuscì a mettere molto di sè: a quei tempi l’associazione era praticamente sinonimo di teatro. Riuscì a farci presentare rappresentazioni inedite, ma soprattutto a presentare spettacoli di alta qualità. Insomma anche per la Pro loco cittadina mise tanta passione e dedicò attenzione come era solito fare nella vita di tutti i giorni». Anche a Varallo ha lasciato un suo ricordo: nei primi anni di costituzione dell’Alpàa era stato collaboratore del comitato organizzatore.

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