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Borgosesia ricorda René Bianchi, storico sacrestano di Bettole

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Borgosesia ricorda René Bianchi, storico sacrestano di Bettole

Borgosesia ricorda lo storico fabbriciere delle chiese di Bettole: René Bianchi se n’è andato a 89 anni.

Borgosesia ricorda René

Si è spenta una colonna portante della comunità di Bettole, che ha curato a lungo come fabbriciere le chiese della parrocchia della frazione. Sabato scorso è stato dato l’ultimo saluto a Renato Bianchi, per tutti Renè, nella chiesa di Bettole di cui per anni si è occupato a fianco del parroco don Luigi Franco. Aveva 89 anni.
Nato il 6 aprile 1932 nella Svizzera francese, ancora bambino si era trasferito a Bettole con i genitori. Ed è stato proprio nella frazione che ha trascorso i momenti liberi della sua vita. Per decenni è stato il braccio destro di don Luigi, per più di mezzo secolo parroco della frazione, scomparso cinque anni fa. Da Bettole, Bianchi si era spostato andando ad abitare in viale Duca d’Aosta dopo il matrimonio con Angela Maria Bertola che sposò nel 1957 e di cui è rimasto vedovo lo scorso 2 ottobre; dal matrimonio è nato il figlio Roberto. Per decenni ha lavorato alla Manifattura Lane nel reparto tintoria.

Una parola gentile per tutti

Nonostante il trasferimento in centro Borgosesia, non perse mai il legame con Bettole, proseguendo nel suo incarico di fabbriciere che lo portava a curare le chiese della frazione e del circondario, e facendosi apprezzare dai parrocchiani e dai frazionisti: «Papà amava Bettole – ricorda il figlio -, ed era molto legato alla parrocchia a cui garantiva un impegno costante. Era una persona buona, aveva parole e gesti gentili per tutti, non ha mai fatto mancare nulla alla famiglia».
Il funerale di Renè Bianchi è stato celebrato sabato mattina nella chiesa parrocchiale del Santo nome di Maria a Bettole. L’uomo ha lasciato il figlio Roberto con Anna Franca, il fratello Carlo con Adriana, Michela e Alessandro, la sorella Anna Maria, la cognata Carla.

“Gentiluomo d’altri tempi”

L’affetto della comunità parrocchiale di Bettole, è testimoniato da Simona e Monica Carini: «Vi sono persone che lasciano in segno, senza essere mai nel clamore. Renè è stato certamente così, attento, generoso, instancabile. Ombra discreta dell’indimenticato don Luigi, inseparabili nel loro cammino di fede e di lavoro, tutto svolto nella piccola Bettole, centro del loro mondo per molti anni. Chi ha conosciuto e amato entrambi alla triste notizie della scomparsa di Renè ha detto “Bene: certamente si sono già incontrati e certamente staranno discutendo o litigando”. Era bellissimo vederli insieme al lavoro. Renè è stato attento custode delle chiese di Bettole, custodito con fare maniacale ogni piccola cosa, si faceva economia anche sui chiodi per risparmiare e portare a termine i lavori. Renè, lo sappiamo per certo, era anche memoria storica della vita della parrocchia: ha annotato tutte le feste, le modalità di arredo per le festività, ha custodito una copia di tutte le epigrafi dei funerali celebrati. Era un uomo buono, con un grande senso della famiglia e della comunità, un gentiluomo di altri tempi».

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