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Borgosesia, sono 19 i liceali da cento. E sette con la lode

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Oratorio Borgosesia

Borgosesia, sono diciannove i liceali da “100”. E a sette studenti è riconosciuta anche la lode.

Borgosesia, sono 19 i liceali da cento

Anche al liceo Ferrari sono terminati gli esami di maturità e ben diciannove studenti hanno concluso il loro percorso con il massimo dei voti. Tra questi, ben sette hanno ottenuto il riconoscimento della lode.

Come è noto, l’istituto di viale Varallo offre sia un indirizzo di studi scientifico che uno improntato sulle scienze umane. Nelle sezioni di quest’ultimo indirizzo, si sono diplomati con il massimo dei voti Martina Busnelli, Nicole Cappai, Giulia Corrà ed Elisa Sogno di 5^SA; mentre in 5^SB Cristina Ferro, Abdul Rahman Gandal, Rebecca Marsano e Chiara Toniazzo.

Allo scientifico, invece, cento su cento per Matteo Iulini e Greta Marchisotti (con lode) in 5^A, Lorenzo Canna (con lode), Alessandro Dasi, Marta Rotti e Valentina Rotti (entrambe con lode) in 5^B e Margherita Cervi (con lode), Luca Corradini, Sara Dalle Rive, Giulia Deiana e Chiara Florio (entrambe con lode anche quest’ultime) in 5^C.

Ci si prepara al test di medicina

«Per fortuna sono riuscita a contenere l’ansia – ci racconta Florio –, anche se ero comunque emozionata. Gli ex maturandi mi avevano avvisata sul fatto che i professori sarebbero stati tranquilli e disponibili, ed in effetti così è stato. Mi hanno subito messa a mio agio. Ammetto che speravo di ottenere la votazione massima, perché so di essermi impegnata molto in questi anni, ma non ho voluto illudermi fino all’ultimo per non rimanerci male… Però alla fine tutto è andato per il meglio! Ora mi sto preparando per il test di medicina. Spero di passarlo, ma essendo comunque un test parecchio tosto ad aprile ho svolto il test per la facoltà di scienze biologiche dell’Università Bicocca di Milano, sono riuscita a passarlo e mi sono già immatricolata, in modo da avere un piano B già pronto».

Sogna un futuro nella medicina anche Marta Rotti, di 5^B. «Anche io tenterò il test di ammissione per medicina a settembre E, in alternativa, le mie scelte ricadranno sempre in ambito medico-scientifico. L’esame? È andato addirittura al di là delle mie aspettative, nonostante fossero comunque alte in relazione al mio percorso scolastico».

La facoltà più gettonata è fisica

Un’altra facoltà molto gettonata è fisica. Sono infatti tre i diplomati con il massimo dei voti che approfondiranno questa materia all’università. «Andrò a studiare fisica all’Università di Torino – racconta Giulia Deiana – e, inoltre, cercherò di entrare nella Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi”, che mi permetterà di ampliare il mio ambito di studi, frequentando corsi e sostenendo esami di materie che esulano dalla sfera puramente scientifica. L’esame è andato bene, ma avrei preferito svolgere almeno una prova scritta, per una valutazione più efficacie e approfondita».

A Torino anche Lorenzo Canna, che riguardo all’esame racconta: «Sono soddisfatto di aver concluso questo splendido percorso con un risultato importante. Questa scuola mi ha dato molto, sia a livello di preparazione che a livello umano e porterò con me tanti bei ricordi! Ringrazio i professori, che durante i mesi di Dad non hanno mai mollato e anche all’esame mi hanno aiutato a dare il meglio».

Soddisfatta del percorso portato a termine anche Margherita Cervi. «Ho avuto modo di maturare sia a livello culturale che personale. E l’esame è andato oltre le aspettative. Ora ho scelto di proseguire lo studio della fisica, la materia che più mi ha incuriosito in questi cinque anni».

In tanti si trasferiranno a Torino

Anche Torino sta tornando in voga tra i futuri universitari. Greta Marchisotti ha scelto il nostro capoluogo di regione per studiare Scienze naturali, mentre Valentina Rotti si iscriverà al Politecnico. «Ero un po’ agitata nei giorni precedenti all’esame – commenta Marchisotti –, ma una volta iniziato è filato tutto liscio! La commissione mi ha messo subito a mio agio e mi ha permesso di svolgere il colloquio al meglio. Ovviamente non posso che essere soddisfatta del risultato ottenuto e sono pronta per iniziare a frequentare a settembre la facoltà di Scienze naturali».

Rotti invece racconta: «Dell’esame mi è piaciuto soprattutto aver potuto presentare un progetto personale sulle materie d’indirizzo, che sono anche quelle che mi appassionano di più. Prima dell’esame avevo molta ansia, anche se sapevo di avere le conoscenze necessarie per poter sostenere un buon esame. A ottobre frequenterò il Politecnico di Torino e non vedo l’ora di approfondire le materie che mi interessano di più per poter diventare un ingegnere».

Insomma, sembra che la nuova modalità di esame, introdotta quest’anno – soltanto una lunga prova orale e l’esposizione di un elaborato scritto riguardante le materie di indirizzo – sia stato il giusto compromesso per un altro anno scolastico difficile e stressante. E ora gli studenti possono godersi l’estate in attesa di iniziare un nuovo capitolo.

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